«La frammentazione indebolisce». I sindacati di base verso l’unità

di Francesco Piccioni

su Il Manifesto del 18/05/2008

Più di mille delegati (Cub-Rdb, Cobas e Sdl) a Milano per la prima assemblea unitaria. Su salari e precarietà, sciopero generale e unitario in autunno.
Nella società (e nella politica) non c’è spazio per il vuoto. La voragine creatasi con la scomparsa della sinistra parlamentare, più una prevedibile accentuazione dello scollamento tra sindacato confederale e lavoratori in carne e ossa, chiama altri soggetti a farsi avanti, a proporre iniziative e soluzioni.

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Ferrero: «Dall’opposizione e dal basso, l’utilità del Prc è per l’oggi e il domani»

da Liberazione
di Checchino Antonini

«Dal basso e dall’opposizione. E senza sciogliersi». Non è la costruzione della sinistra (plurale e unitaria) l’oggetto del contendere al prossimo congresso del Prc. E nemmeno la responsabilità della sconfitta: «Siamo tutti responsabili», ripete – provando a smentire frettolose sinstesi giornalistiche – Paolo Ferrero, ex ministro della Solidarietà sociale nel defunto governo Prodi, e firmatario, con Maurizio Acerbo, Claudio Grassi e Ramon Mantovani, della mozione di maggioranza che ieri ha presentato in un teatro di Genova.

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Il centro del congresso: il partito e la “rifondazione Comunista”

di Stefano Cristiano – Membro del CPN, assessore al Comune di Pistoia

La discussione nel partito è paradossale: la nostra breve storia ci consegna quattro scissioni maggiori e due minori, mentre la cronaca recente ci ha riversato addosso una sconfitta elettorale di dimensioni bibliche. Ebbene in questo contesto il PRC si appresta ad affrontare il congresso con cinque mozioni contrapposte! A nulla sono valsi gli appelli dei compagni Grassi e Ferrero a sviluppare un confronto a tesi che permettesse un dibattito di merito in una cornice unitaria, di fronte al “niet” del compagno Vendola che, affossando la positiva esperienza unitaria della conferenza organizzativa di Carrara e nel nome della chiarezza(?!), ha preferito infliggere, come a Venezia, un’ulteriore ferita ad un corpo già lacerato.
Ma la cosa ancora più stravagante è che, a proposito di chiarezza, gli estensori della mozione Vendola, Giordano, Bertinotti, tentano goffamente di dissimulare sia le ragioni della rottura della maggioranza di Venezia, sia i motivi per i quali si è giunti alla situazione nella quale ci troviamo.

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Togliatti e il Pci, inaccettabili giudizi sommari

di Bianca Bracci Torsi (Direzione nazionale del PRC)

su Liberazione del 17/05/2008

Caro direttore, nel dotto intervento di Girolamo De Michele sulla letteratura noir appare, un po’ a sorpresa, un giudizio fra parentesi su Togliatti «la cui penna era imbevuta di dotte citazioni tanto quanto le sue mani del sangue degli anarchici e dei trotzskisti».

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