Slava trudy! – Gloria al Lavoro!

di Giuseppe Carroccia

da essere comunisti.it

Quando lessi nel giugno 1987 questa scritta bianca su fondo rosso in un gigantesco cartellone all’ingresso di uno dei giardini più grandi e belli di Leningrado, nel tradurla mentalmente col mio russo molto approssimativo, Gloria al lavoro, provai un senso di ironico disagio.

Provenivo da Mosca, ero in viaggio di nozze nell’Unione Sovietica diretta da Gorbaciov, e poco prima, unico cliente di un Caffè deserto, ci avevo messo un quarto d’ora per riuscire a farmi preparare un tè,( unica bevanda disponibile), da un barista il quale, non so come facesse, riusciva a muoversi al rallentatore.

Avendo fatto anche io il barista nel bar aziendale delle poste di Roma Termini dove in un quarto d’ora dovevi servire almeno 20 caffè e 5 cappuccini, muovendoti come Charlot nelle comiche, pensavo che i compagni sovietici esageravano in lentezza.

Eppoi mi domandavo: questi lavoratori contano davvero qualcosa nella direzione delle aziende dove lavorano e del paese in cui vivono? Insomma ero scettico su quella frase altisonante.

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La democrazia dei Manganelli – “Alla legge si ubbidisce e basta”

Varato il decreto riguardo l’emergenza rifiuti nel napoletano, 10 nuovi siti di stoccaggio. A chiaiano, uno dei siti, tafferugli e scontri tra manifestanti e polizia. Numerosi i compagni feriti e arrestati.

Una nuova stagione di repressione ha inizio

“Alla legge si ubbidisce e basta” ha detto il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino (centrosinistra), in merito agli scontri tra polizia e manifestanti a Chiaiano. “Il mio augurio e invito è che la polizia usi il massimo di comprensione possibile e il minimo di forza, però è anche evidente una cosa, che i cittadini si devono rendere conto che la situazione è cambiata, adesso ci troviamo di fronte a una legge firmata dal presidente del consiglio e controfirmata dal presidente della Repubblica”.

Ecco alcune foto della protesta: http://napoli.indymedia.org/node/4158

Ecco un video: http://www.youtube.com/watch?v=IdGTFR0wuZ4

Per ulteriori informazioni consultare Indymedia e La Repubblica

Un congresso difficile per il nostro futuro

di Orfeo Goracci – Sindaco di Gubbio

su Liberazione del 22/05/2008

Il congresso che ci apprestiamo a svolgere è per i comunisti sicuramente il più difficile dopo quelli della clandestinità nel periodo fascista; viene dopo la più grossa sconfitta per la sinistra e per noi comunisti. Non aiuta certo il fatto che una parte importante del partito abbia voluto che l’assise congressuale si svolgesse su documenti contrapposti anziché a tesi emendabili (anzi la proposta del congresso a tesi è stata definita ipocrita). Certo, se c’è chi insiste per l’impostazione di forme di confronto così “forzate”, allora non è del tutto fuori luogo pensare che, a chi aveva idee e propositi (che ora in buona fede molti compagni ammettono…) come quella del “comunismo come tendenza culturale”, quella dell'”avanti con chi ci sta ci sta”, quella degli appelli pronti per il 15 aprile con cui si proponeva il superamento del Prc nella Sinistra Arcobaleno, quella di 100mila tessere arcobaleno pronte, a chi dunque voleva e vuole superare il Prc perché lo vive come piombo sulle ali, torni cinicamente utile la sua autodistruzione (ci saranno congressi di circolo con più relatori che presenti) e ciò non favorisce certamente il partito e la sua credibilità di fronte agli iscritti.

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Gli Usa ritornano al 1980

di Galapagos

su Il Manifesto del 17/05/2008

La fiducia dei consumatori ai livelli più bassi degli ultimi 28 anni. Nuovo record del petrolio.

Come nel 1980, ha commentato l’Università del Michigan che ha pubblicato ieri il dato sulla fiducia dei consumatori in maggio. Come dire: la fiducia dei consumatori è scesa ai livelli più bassi degli ultimi 28 anni. A dare una nuova spallata è arrivato il record, l’ennesimo, del prezzo del petrolio che é a un pelo da quota 128 dollari al barile. Un quadro congiunturale «nero», come ha confermato due giorni fa la Fed diffondendo il dato sulla produzione industriale in aprile. E il pessimismo si diffonde alimentato da una povertà crescente che costringe sempre più cittadini a dormire in macchina, come abbiamo saputo ieri da un bel servizio della Cnn.

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