Il Partito comunista portoghese ha diffuso un comunicato al termine di una conferenza stampa sulle conseguenze della sconfitta del Trattato di Lisbona
Ilda Figueiredo, membro del Parlamento europeo
Lisbona, 13/06/2008
Il Trattato di Lisbona è morto. La vittoria del No in Irlanda ha gettato nella spazzatura della storia un progetto di trattato che in realtà era un raggiro politico, poiché tentava di risuscitare la cosiddetta Costituzione europea, che era stata rifiutata dai popoli di Francia e Olanda.
La vittoria del No ha una grande importanza ed un significato politico.
Questo risultato rappresenta una sconfitta tangibile imposta dal popolo irlandese ai progetti di accrescimento del neoliberismo, del federalismo e del militarismo che i leader delle potenze europee e i gruppi economici e finanziari persistono nel portare avanti.
Un risultato anche indicativo a causa della campagna condotta dai principali leader dell’Unione Europea che, attraverso interferenze, pressioni e ricatti nei confronti del popolo irlandese, hanno tentato in ogni modo di condizionare il risultato del referendum.
Un risultato che evidenzia chiaramente le ragioni della paura che ha condotto, quelli maggiormente responsabili di aver predisposto questo Trattato, a prevenire in più paesi i referendum nazionali sul progetto di un nuovo Trattato europeo.