Iniziativa per il sostegno alla manifdestazione del 16 Ottobre

“Dopo la straordinario successo del No B-day 2 di ieri che ha visto scendere in piazza centinaia di migliaia di persone da tutta Italia per chiedere le dimissioni del Governo Berlusconi e a sostegno della democrazia e dei diritti sociali;

Vista l’importanza della mobilitazione indetta dalla FIOM-CGIL per il 16 ottobre a Roma come un’opportunità di far crescere nel paese un movimento di lotta unitario:

– che metta insieme tutte quelle forze che hanno a cuore i diritti dei lavoratori, dei precari, di chi un lavoro non ce l’ha, come pure il diritto allo studio ed alla salute ed alla proprietà pubblica dei beni comuni.

– e che si ponga l’obiettivo di arginare l’offensiva del Governo e di Confindustria che, oltre a far fare clamorosi passi indietro sul piano economico e sociale al nostro paese, mina le stesse basi democratiche del paese e colpisce duramente i principi fondamentali della nostra Costituzione.

Gli scriventi hanno aderito su Facebook al gruppo “Livorno sostiene la manifestazione Fiom del 16 ottobre (che vede tra i firmatari appartenenti a varie organizzazioni di movimento, associative e politiche: popolo viola, la fabbrica di livorno, la federazione della sinistra, sel, idv, pd e tante altre ancora ecc.) e hanno condiviso l’esigenza di convocare per domani LUNEDI’ 4 OTTOBRE alle ore 17.30 presso la saletta sindacale in Comune (palazzo vecchio – piano terreno), un incontro per discutere insieme l’appello di sostegno alla Fiom e alla sua manifestazione.

Molte delle organizzazioni succitate hanno già garantito la loro presenza.

Gli scriventi s’impegneranno a far partecipare il maggior numero di livornesi a Roma a questo importante appuntamento, sostenendo lo sforzo organizzativo della Fiom di Livorno.”

Livorno, 03 ottobre 2010

Arianna Giuntini (Popolo Viola) – Eleonora Catastini (FDS) – Niccolò Gherarducci (GC)

Sidacati dalla parte dei lavoratori e non dei padroni!

Leggiamo con stupore le prese di posizione irresponsabili di rappresentanti istituzionali e sindacali, in merito a quanto accaduto stamani davanti alla sede di Confindustria e della Cisl.

Irresponsabili perché confondono la causa con l’effetto: si guarda il dito invece della Luna.

Livorno vive una drammatica crisi sociale, con aziende che chiudono e tantissimi lavoratori che sono in cassaintegrazione, quando addirittura ad un passo dal licenziamento, di questo ci si dimentica con troppa facilità e superficialità: l’esasperazione e la rabbia è – tra i lavoratori – veramente tanta.

Sia contro Confindustria che tenta di demolire diritti, di cancellare il Contratto Nazionale di Lavoro e di ridurre ulteriormente salari già oggi da fame.

Sia contro alcuni sindacati. Ci si dimentica, infatti, che le divisioni che sono presenti nel mondo del lavoro, nascono proprio dall’azione unilaterale di sindacati minoritari – tra cui la Cisl – che da tempo firmano accordi e decidono a prescindere dalla volontà dei lavoratori.

E quando dei lavoratori arrivano addirittura a contestare l’organizzazione che dovrebbe difenderli, la cosa dovrebbe interrogare chi ha la responsabilità di dirigere quel sindacato, invece di lasciarsi andare a dichiarazioni inaccettabili come quelle del Segretario Regionale Cerza.

Caro Cerza, lo squadrismo non c’entra niente con quello che è accaduto: queste dichiarazioni manifestano o ignoranza o grave strumentalità!

La cosa che deve augurarsi la città e sui tutti dobbiamo essere impegnati, è quella di superare le polemiche inutili e di far crescere la risposta dei lavoratori all’aggressione sistematica a cui quotidianamente sono sottoposti, per costruire nella lotta una via d’uscita ad una crisi che rischia di travolgere l’intera economia del territorio.

Livorno, 01 ottobre 2010

FEDERAZIONE DELLA SINISTRA DI LIVORNO

Uno stillicidio da fermare!

Le notizie apparse oggi in relazione alla decisione di Inalfa di chiudere lo stabilimento livornese ci costringono ad ampliare il numero delle situazioni di grave crisi nelle nostre zone. Il nostro territorio non può continuare ad assistere a questo continuo stillicidio. In questo modo rischiamo di assistere ad una perdita occupazionale che ci condanna ad anni di gravi difficoltà economiche e soprattutto sociali.

Il primo pensiero va ai lavoratori che, stando ad oggi, vedono prospettarsi la possibilità di un loro “licenziamento collettivo” con la sola spiegazione contenuta in una nota di Confindustria in cui è scritto che il cda di Inalfa ritiene “che non esistono le condizioni per il prosieguo dell’attività presso lo stabilimento taliano”. Nell’esprimere tutta la nostra solidarietà e il nostro appoggio alle azioni che riterranno di mettere in campo, ci uniamo alla richiesta che i sindacati hanno rivolto a Rossi perché intervenga immediatamente in qualità di Presidente della Regione.

Cogliamo l’occasione per richiamare ancora una volta tutte le istituzioni locali e la Regione a muoversi unitariamente per far fronte alla grave situazione che stiamo affrontando. Non possiamo continuare a leggere giorno dopo giorno la notizia di fabbriche che delocalizzano, di produzioni che si perdono, di lavoratori in Cassa Integrazione o peggio ancora in mobilità. Potremmo aggiungere tutti quei lavoratori precari o di piccole realtà produttive su cui cade il silenzio totale dei media e della politica.

Invitiamo, come abbiamo già fatto, gli enti locali a partire dalla Provincia a chiedere immediatamente un incontro con il Presidente Rossi per verificare insieme alla Regione le azioni da mettere in campo per bloccare la perdita di occupazione in atto. Su questo terreno siamo convinti che sia necessario porre il problema di dare nuovamente allo Stato, nelle sue diverse articolazioni, un ruolo attivo nell’economia, di dotare gli Enti di strumenti legali in grado di contrastare il processo di delocalizzazione in corso e di accompagnare questi con politiche attive volte a incentivare la permanenza dell’industria manifatturiera sul nostro territorio. Il solo marketing territoriale che tanto piace a molti esponenti del mondo politico non è sufficiente se non è accompagnato da una complessità di interventi che costituiscono un quadro legislativo e programmatico in grado di creare una realtà che da un lato spinga le proprietà a investire sui nostri territori e dall’altro renda estremamente “non conveniente” per quest’ultime dismettere la produzione.

Lorenzo Cosimi     PRC Livorno

Michele Mazzola    PdCI Livorno

Sabato 18 settembre ore 17 – Presidio in Piazza Cavour

Se passa il provvedimento del Governo nuovamente approdato al Senato. I lavoratori al momento dell’assunzione saranno costretti a sottoscrivere la rinuncia ad andare in giudizio in caso di controversia legale e di accedere esclusivamente all’arbitrato che potrà agire anche in deroga alle leggi e ai contratti.

E’ UNA VERGOGNA ANTICOSTITUZIONALE!!!!      PROTESTIAMO E PARTECIPIAMO COMPATTI!