Elezioni Amministrative 6/7 Giugno 2009
TIZIANA BARTIMMO è la Candidata a Sindaco del Comune di Livorno per la lista comunista composta dal PRC e dal PdCI
Il progetto legato alla lista che vede insieme Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani è un progetto reale di alternativa a sinistra, non un cartello elettorale , ma una proposta politica precisa, di vera alternativa a sinistra che si ritrova intorno ai simboli e ai valori del movimento operaio italiano. E’ una lista anticapitalista, comunista , ambientalista e sicuramente per un Europa neutrale e pacifista in politica estera. Quando si dice anticapitalista non si vuole usare uno slogan retorico, ma la parola racchiude veramente il senso di come si può uscire dalla crisi, riflettendo sulle dinamiche che a questa crisi hanno portato. E’ la crisi di un modello di sviluppo basato proprio sul capitalismo, sul mercato neo-liberista, sulla flessibilità, sulle delocalizzazioni, tutte ricette che ci avevano fatto credere che avrebbero portato nuovi posti di lavoro e uno sviluppo industriale, ma che di fatto invece hanno portato a condizioni di lavoro e di vita sempre peggiori e a una ridotta competitività dell’industria italiana sullo scenario mondiale. Mai come ora che il bollettino di guerra dei cassaintegrati o di chi perde il lavoro aumenta nella sua drammaticità, di giorno in giorno, bisogna riportare l’attenzione sulla centralità del lavoro. L’ente locale deve essere il primo luogo di intervento per una politica di redistribuzione e di inclusione; bisognerà quindi focalizzare l’attenzione sulle realtà delle aziende livornesi in crisi a partire dall’Agip –Eni, sulla cui sorte, nonostante tutti gli appelli non si sa ancora niente, a tutto il settore della componentistica, al porto, dove bisognerà lavorare oltre che per scongiurare una guerra fra poveri, affinché le due cooperative di lavoratori esistenti oggi, non vadano disperse per lasciar posto ai privati. Bisognerà vigilare anche perché non si usi la crisi per ristrutturazioni aziendali, per licenziare anche quando non è vero che l’azienda è in crisi, o per far entrare mano d’opera a basso costo. Un milione e ottocentomila ore di cassa integrazione in provincia di Livorno solo nei primi 4 mesi dell’anno, ricominciamo da questo dato per pensare a misure reali di sostegno al lavoro: facilitazioni per i lavoratori che perdono il lavoro sulle tariffe dei servizi comunali e non solo, appoggio alla richiesta di aumento della cassa integrazione da 52 a104 settimane, blocco dei licenziamenti e mai più straordinari in quelle aziende dove qualcuno è in cassa integrazione. E poi misure reali per chi non ha nemmeno la cassa integrazione: non dimentichiamoci di tutti i precari.
Per quello che riguarda noi comunisti bisognerà dimostrare come hanno fatto i comunisti nell’Italia del secondo dopoguerra, essi non solo denunciarono le ingiustizie e le irrazionalità del sistema capitalistico, ma dimostrarono proprio di essere la base, il cemento dell’antifascismo e poi della resistenza, oggi noi dobbiamo essere il motore della controffensiva democratica contro le politiche reazionarie di Berlusconi e della destra.