Il Sindaco Salvetti esulta per il buon posizionamento di Livorno sulle ricerche dei clienti della piattaforma airbnb. A noi la notizia suscita invece una serie di riflessioni:
– buona parte di quanti prendono alloggi a Livorno tramite airbnb e simili piattaforme, a Livorno ci pernottano e basta; visitano altre città. Noi non vogliamo una città dormitorio, non vogliamo una città in cui si perdono posti di lavoro nel settore alberghiero.
– piattaforme come airbnb alterano profondamente il mercato immobiliare e la struttura abitativa dei quartieri, rendendo più difficili e costosi gli affitti residenziali di lungo periodo – e Livorno è una città dove il problema della casa è grave.
L’amministrazione invece di esultare per fenomeni potenzialmente dannosi per Livorno dovrebbe piuttosto avviare una indagine conoscitiva.
Una indagine per avere informazioni sul numero di immobili registrati sulle piattaforme, per sapere quanti immobili affittati sulle piattaforme fanno capo a singoli e quanti sono casi di gestione multipla da parte di società o grandi proprietari immobiliari; per sapere quanto gli alberghi cittadini e i loro lavoratori siano danneggiati dalla diffusione degli affitti brevi; per sapere che correlazione ci sia tra disponibilità e prezzo degli affitti abitativi e quelli degli affitti brevi su airbnb.
Probabilmente questa amministrazione non ha interesse a basare sui dati il proprio operato: noi proponiamo alla città un modo diverso di governare e affrontare i problemi.