Aderiamo e stiamo partecipando al presidio di solidarietà, e rilanciamo il comunicato:
LIVORNO SOLIDALE E ANTIRAZZISTA SALUTA L’ARRIVO DEI NAUFRAGHI DELLA LIFE SUPPORT
IL GOVERNO CONTINUA A OSTACOLARE I SALVATAGGI IN MARE
Ancora una volta Livorno solidale e antirazzista rivolge un saluto di benvenuto ai naufraghi in arrivo nel nostro porto nella giornata del 3 maggio e ringrazia l’equipaggio della nave Life Support che li ha soccorsi, assicurando loro la salvezza.
Assieme alla solidarietà vogliamo esprimere una precisa denuncia delle misure recentemente adottate dal Governo Meloni su questa materia, misure che denotano accanimento contro i migranti e volontà di ostacolare il lavoro delle organizzazioni che si occupano di salvataggi in mare.
Politiche che, nella loro recrudescenza, furono inaugurate nello scorso dicembre proprio a Livorno, e che da allora sono state adottate come prassi ordinaria.
Ai naufraghi e a chi li soccorre non viene concesso di sbarcare nel porto più vicino, come sarebbe logico e umanamente sensato, oltre che doveroso, nei confronti di persone che si trovano in grave difficoltà e sofferenza. il porto di sbarco Imposto dal Ministero dell’Interno spesso che trova molto lontano dal luogo del soccorso e recupero dei naufraghi, che devono quindi sopportare altri giorni di navigazione prima di giungere al porto di destinazione.
La Life Support che giunge a Livorno mercoledì 3 maggio sbarca naufraghi che ha raccolto quattro giorni fa, sabato 29 aprile, a cui non è stato concesso sbarco in altri porti che hanno trovato nel loro tragitto. Un’assurdità che si può leggere solo in chiave razzista e discriminatoria. Allo stesso modo sono da interpretare le sanzioni previste per le associazioni che operano salvataggi in mare, nel caso in cui deroghino da quanto strettamente disposto o addirittura operino salvataggi plurimi.
Le politiche di guerra e di sfruttamento dei territori esercitate in vari settori del mondo, in particolare in Africa, dove l’Italia ha attive oltre 40 missioni militari, provocano quell’emergenza ormai costante che determina la necessità di emigrare. A questa situazione le direttive governative reagiscono con una brutalità che si manifesta in vari modi: non attivando i dovuti soccorsi, come è successo a Cutro; mettendo in atto respingimenti, come denunciato dalla Sea Watch pochi giorni fa; imponendo di sbarcare in porti molto distanti dalle aree di soccorso; destinando chi fugge da situazioni drammatiche a quelle prigioni chiamate CPR (centri di permanenza per i rimpatri).
Siamo felici di salutare i naufraghi che sbarcano a Livorno, a cui esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà; allo stesso tempo ci opponiamo con decisione alle politiche governative in materia di migrazione e all’ipotesi, di cui si sta sempre più parlando, di costruzione di un CPR in Toscana.
Ringraziamo gli equipaggi di Life Support e quanti si adoperano per aiutare queste persone ad affrontare questo momento drammatico .
Livorno anche in questa occasione conferma la sua storia: QUI NESSUNO È STRANIERO
LIVORNO SOLIDALE E ANTIRAZZISTA