Ordine del giorno approvato all’unanimità dal Comitato Politico Federale della Federazione di Livorno del 9/10/2022:
LA FASE
Dopo la situazione senza precedenti determinatasi con la pandemia globale, le provocazioni atlantiste e l’invasione dell’Ucraina da parte russa hanno determinato un quadro internazionale con gravi ripercussioni sulle classi lavoratrici, sia quelle dei paesi direttamente coinvolti nel conflitto sia quelle dei paesi dell’Unione Europea. Da un punto di vista strettamente economico, i rincari energetici, causati anche dalla natura speculativa del mercato, hanno il duplice effetto di peggiorare il già galoppante carovita e mettere a rischio molte attività economiche e produttive. Intanto, le conseguenze del riscaldamento globale continuano a ferire i territori.
La situazione di zone già deboli come quella livornese sembra quindi destinata ad un peggioramento ulteriore, in assenza di una politica di sinistra in grado di articolare una seria programmazione dello sviluppo economico che guardi ai bisogni delle classi popolari.
IL VOTO
l risultato nazionale di Unione Popolare alle elezioni di settembre, nonostante il grande sforzo di tante e tanti militanti, è stato insufficiente e insoddisfacente, e non ci ha permesso l’elezione di parlamentari.
Nella nostra provincia abbiamo ottenuto risultati migliori rispetto al contesto nazionale: Unione Popolare ha raggiunto il 2% a Cecina, il 2,3% a Rosignano, il 3,7% a Collesalvetti, il 4% a Livorno e addirittura il 7% a Piombino. Tuttavia, questi risultati sembrano sostanzialmente in linea con quanto espresso dalle componenti di Unione Popolare nelle più recenti tornate elettorali; e questo sembra un discorso che si può estendere anche al di là del territorio livornese. In questo senso, Unione Popolare non è riuscita a rappresentare un valore aggiunto; nella migliore delle ipotesi è stata arrestata una ulteriore marginalizzazione elettorale della sinistra di alternativa, ma non c’è stato l’auspicato allargamento di consensi. Senza dubbio hanno pesato il poco tempo per fare conoscere questa lista all’elettorato e gli scarsi mezzi a disposizione, ma è necessario capire come andare avanti a partire da questo risultato.
AVANTI CON UNIONE POPOLARE
consideriamo necessario dare continuità all’esperienza di coalizione di Unione Popolare, che può e deve essere allargata come aggregazione e coordinamento di forze anticapitaliste e antiliberiste senza trasformarsi in vero e proprio partito.
Riteniamo infatti indispensabile che le forze promotrici e quelle che verranno eventualmente ad aggiungersi mantengano la propria autonomia politico-organizzativa. Unione Popolare deve dotarsi di regole in grado di garantire la pari dignità delle forze aderenti, senza controproducenti appesantimenti organizzativi.
RILANCIO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
riteniamo essenziale il rilancio dell’attività di Rifondazione Comunista, anche attraverso la necessaria attività di elaborazione progettuale, migliorando la comunicazione tra diversi livelli del partito e coinvolgendo i territori nell’elaborazione politica complessiva. Da statuto abbiamo il compito di “rifondare teoria, prassi e organizzazione del movimento operaio per superare la società capitalista nel tempo presente” e questo è un compito che solo un partito comunista può e deve svolgere.
In questo senso, la ripresa del percorso delle conferenze di organizzazione deve servire a predisporre e migliorare gli strumenti operativi attraverso i quali possiamo raggiungere i nostri obiettivi. Assegnare altri scopi alle conferenze di organizzazione, come una revisione dell’assetto dei gruppi dirigenti del partito, sarebbe improprio e le trasformerebbe in una occasione mancata.
Comitato Politico Federale del Federazione livornese Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea