Sulla base di dati ISTAT, Livorno risulta “maglia nera” per il verde urbano con appena 12,4 metri quadrati a testa.
E mentre troviamo conferma di questo grave deficit che ogni livornese vive sulla propria pelle, dobbiamo denunciare il comportamento scorretto da parte dell’amministrazione comunale, che permette la trasformazione dei parchi pubblici in attività ad accesso contingentato, di pochi, invece di fare in modo che i propri cittadini (in special modo quelli più vulnerabili e fragili come bambini e anziani) abbiano a disposizione il poco verde pubblico presente in centro città.
Stiamo parlando del parco di via Paoli 85 e del parco della Fortezza Nuova, che da quando sono stati destinati in parte a servizi risultano assoggettati alle esigenze ed orari dei loro gestori. Capita così che gruppi di anziani, soliti ritrovarsi nel tardo pomeriggio (considerate le alte temperature di questi giorni e la totale assenza di centri sociali) nel parchino di via Paoli, vengono fatti uscire verso le 17:30/18:00, sempre che non siano affittati i campi di calcetto o tennis all’interno del parco (al mattino c’è il centro estivo per i bambini). Può anche succedere che in orario diurno i parchi siano completamente inaccessibili perché al loro interno viene svolta una attività con ingresso a pagamento (vedi il caso della festa medievale nella Fortezza Nuova).
Critichiamo questo comportamento scorretto e chiediamo che l’amministrazione tuteli i propri cittadini, vigilando sulla accessibilità per tutti degli spazi verdi e di aggregazione, in special modo nel centro cittadino.
La Segreteria della Federazione livornese del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea