Sabato 18 dicembre si svolgeranno le elezioni provinciali anche per la Provincia di Livorno.
Nel 2014 Matteo Renzi, allora primo ministro e segretario del Partito Democratico, con la legge Delrio ha svuotato questi enti locali di quasi tutte le loro competenze, immaginando di poterli poi cancellare del tutto con una delle varie misure della sua indecente “deforma” costituzionale.
La manomissione della Costituzione non riuscì, grazie all’esito del referendum confermativo nel 2016 il cui esito si deve anche all’impegno dei comitati del NO che hanno visto la nostra convinta partecipazione.
I Consigli Provinciali però da allora non sono più eletti direttamente dai cittadini, bensì da un corpo elettorale ristretto formato solo da sindaci e consiglieri comunali della provincia.
Questo assetto rappresenta un indebolimento della democrazia e della rappresentanza territoriale che può essere sanato solo ripristinando il voto diretto di primo livello con sistema proporzionale.
In considerazione di questa situazione, e considerando anche la situazione del quadro politico territoriale nel suo complesso, dove non vediamo la presenza di una lista provinciale connotata su posizioni di sinistra alternativa e di classe, le Federazioni di Livorno e di Piombino-Val di Cornia – Elba del Partito della Rifondazione Comunista non parteciperanno alle prossime elezioni provinciali e non daranno indicazioni di voto ai consiglieri comunali eletti nelle proprie liste, dedicando in questo periodo le proprie energie militanti ad altre iniziative come il contrasto dal basso alle politiche economiche del governo Draghi.
Approvato all’unanimità in seduta congiunta dal Comitato Politico Federale della federazione di Livorno e dal Comitato Politico Federale della federazione di Piombino – Val di Cornia – Elba del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, 12/12/2021