Dobbiamo denunciare pubblicamente l’ennesima aggressione omofoba, questa volta ai danni della compagna di una iscritta e militante di Rifondazione Comunista.
La sera di giovedì 20 maggio Silvana, la vittima dell’aggressione, si trovava a casa sua a Vallefiorita, in provincia di Catanzaro. Silvana stava fumando una sigaretta sul terrazzo della sua abitazione ed era al telefono con la sua compagna, Marzia, (iscritta PRC in un circolo della Federazione di Livorno) quando si è sentita rivolgere da parte di un vicino di casa violente offese: “puttana, troia! che te la fai con tutti” e “lesbica, schifosa puttana! Ti dovrebbero ammazzare!” Dopo avere raggiunto il vicino e chiesto conto delle offese, Silvana ha ricevuto una testata sul volto che le ha procurato rottura del naso e trauma cranico. Marzia era sempre al telefono ed ha ascoltato anche quello che è successo dopo, cioè il tentativo da parte dell’aggressore di impedire a Silvana di chiamare i Carabinieri. Avvertiti, i Carabinieri sono intervenuti per sedare la situazione e Silvana, con il supporto di Marzia, ha avuto il coraggio di denunciare l’accaduto il giorno seguente. Questo resoconto è quanto è stato verbalizzato alle forze dell’ordine. Oltretutto Silvana, il giorno seguente, ha dovuto sporgere una seconda denuncia, questa volta contro ignoti, perché la sua autovettura aveva subito anche un atto di sabotaggio con il taglio di alcuni tubi.
La testata online catanzaroinforma.it ha pubblicato la notizia riportando erroneamente che i fatti sarebbero avvenuti nella piazza del paese e, che i carabinieri di Squillace stanno indagando e valutando tutte le ipotesi perché la ragione dell’aggressione potrebbe essere altra rispetto all’odio omofobo.
Avremmo voluto attendere qualche giorno prima di rendere noti i fatti per lasciare del tempo a Marzia e sopratutto a Silvana di riprendersi dal trauma subito, ma l’atteggiamento vago ed omertoso di queste prime indiscrezioni ci spinge a voler far luce e rendere noti i fatti nella loro interezza. Il motivo dell’avversione verso Silvana potrebbe anche avere un’altra origine, ma l’aggravante di odio nei confronti di una donna lesbica è innegabile ed il referto dell’aggressione e la testimonianza di Marzia che ha assistito telefonicamente a tutta la situazAggressione stanno a dimostrarlo. Rifondazione Comunista, in Calabria, sta offrendo sostegno psicologico ed ha attivato una rete di associazioni a tutela di Silvana alla quale va la nostra vicinanza e solidarietà per l’attacco subito.
E’ imperativo approvare al più presto il DDL Zan, non perché sia perfetto o perché capace di evitare che episodi del genere non accadano più, ma per dare un segno di mutamento culturale e di rispetto in tutti i Comuni d’Italia, ma sopratutto affinché tutti i cittadini e cittadine di qualsiasi orientamento sessuale o identità di genere possano sentirsi cittadini tutelati dallo Stato a tutti gli effetti ed al pari di chi ancora si pemette di aggredire e gridare “lesbica schifosa” pensando che questo sia normale o peggio giustificabile.
Francesco Renda – PRC-SE Livorno
Alessandro Favilli – PRC-SE regionale Toscana
Pino Scalpelli – PRC-SE regionale Calabria