Nonostante l’abnegazione e il duro lavoro degli operatori sanitari ci sembra evidente che la pandemia, nel territorio livornese, ha mandato quasi al collasso la sanità pubblica. Ci arrivano quotidianamente segnalazioni e proteste da parte di lavoratori e cittadini riguardo in particolare:
al servizio di prenotazione tampone: NON DISPONIBILE se non dopo le 24, con ore passate al telefono o sul sito della regione per la prenotazione;
al servizio tampone rapido presso medici di base: PRATICAMENTE INESISTENTE;
al servizio risposta tampone in 24-48 ore: SPESSO DISATTESO;
al servizio certificazione bassa contagiosità dopo 21 giorni: DISATTESO.
Rispetto alla disponibilità ospedaliera sappiamo solo che i posti in terapia intensiva sono 12 (ampliati di 4 rispetto al periodo pre covid, ma comunque insufficienti per una popolazione di 157.000 abitanti), e che è stata adibita una parte del 2° pad. a reparto Covid. A questo aggiungiamo che la sanità territoriale a Livorno è praticamente inesistente, perchè le “case della salute” non sono mai state finanziate e costituite. Il nosocomio di Livorno con i suoi padiglioni a pieno regime, poteva contare su ben 800 posti letto. Poi sono cominciati i tagli dei governi di destra e di centro-sinistra e l’accorpamento regionale nel 2015 dalle 12 alle attuali 3 aziende USL. Razionalizzazione della spesa, si disse: si è tradotto in un taglio del diritto alla cura e alla salute e soprattutto in una drastica riduzione dei posti di lavoro nel comparto sanitario, con fenomeni di precariato scandaloso che addirittura si sono allargati con la pandemia. È prevista, nell’arco di 5 anni circa, la costruzione del nuovo ospedale che però non dovrebbe avere più di 400/450 posti letto, per una popolazione con un’età media sempre più alta e con patologie, in particolar modo quelle oncologiche, sempre più presenti. NON BASTA. SERVONO PIU’ POSTI LETTO, PIU’ STRUMENTAZIONI E PIÙ PERSONALE MEDICO E PARAMEDICO. Reinvestire nella sanità pubblica si è dimostrato, oggi più che mai, necessario. Questo reclamiamo e questo ci attendiamo. Vigileremo e denunceremo finché la situazione sanitaria a Livorno e nella Toscana tutta non migliorerà.
Laura Banchetti, Simone Parente – Segreteria Federazione livornese Partito della Rifondazione Comunista