A quanto ci risulta, a nessun dipendente della Acquedotto portuale srl è stato chiesto di rimanere a svolgere il roprio lavoro, nè a terra nè a mare. Una svista che purtroppo non sta regalando delle festivià serene ai lavoratori ed alle lavoratrici in quanto tali assolutamente estranei ai fatti. Avevamo segnalato, inoltre, come alcuni ex dipendenti della società se ne fossero allontati, volenti o nolenti, per dissidi circa la conduzione operativa della gestione e ci sembra ingeneroso verso questi ultimi che nessuna parola sia state spesa a loro favore.
Riteniamo che non esistano ostacoli al re-impiego di questi lavoratori e queste lavoratrici, ma alla vigilia del 21 gennaio è avvilente constatare lo scarso rilievo che oramai il lavoro assume anche nella nostra città, anche quando il lavoro c’è o ci potrebbe essere.
Francesco Renda – Segretario Federazione Livornese Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea