Sul subentro di ASA ad Acquedotto Portuale: si tutelino i lavoratori!

 portoDal 1° gennaio ASA è finalmente subentrata alla Acquedotto Portuale srl come concessionario per la distribuzione di acqua all’interno del Porto di Livorno. Purtroppo tardivamente, non ci saranno più doppi regimi di prezzi ingiustificati che ingrassavano una società privata senza alcun ritorno per la collettività. Sulla Acquedotto Portuale srl avevamo anche chiesto che si facesse chiarezza sulla corretta operatività della sua gestione, una brutta storia che sembra adesso arrivata al suo capitolo conclusivo.
Adesso non devono essere però i dipendenti a farne le spese. ASA si occuperà direttamente del segmento di terra tramite il proprio personale, mentre sembra che a Labromare venga delegato quello a mare, ma nessuno sembra aver preso in considerazione la sorte dei dipendenti del passato gestore o che se ne sia posto almeno il quesito.

A quanto ci risulta, a nessun dipendente della Acquedotto portuale srl è stato chiesto di rimanere a svolgere il roprio lavoro, nè a terra nè a mare. Una svista che purtroppo non sta regalando delle festivià serene ai lavoratori ed alle lavoratrici in quanto tali assolutamente estranei ai fatti. Avevamo segnalato, inoltre, come alcuni ex dipendenti della società se ne fossero allontati, volenti o nolenti, per dissidi circa la conduzione operativa della gestione e ci sembra ingeneroso verso questi ultimi che nessuna parola sia state spesa a loro favore.

Riteniamo che non esistano ostacoli al re-impiego di questi lavoratori e queste lavoratrici, ma alla vigilia del 21 gennaio è avvilente constatare lo scarso rilievo che oramai il lavoro assume anche nella nostra città, anche quando il lavoro c’è o ci potrebbe essere.

Francesco Renda – Segretario Federazione Livornese Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea