Sulla crisi di AAMPS assistiamo da giorni ad uno scambio di accuse tra PD e M5S. Noi pensiamo che tutte e due le parti abbiano delle responsabilità. Il PD è responsabile delle gestioni che hanno portato AAMPS nell’attuale condizione. Il Movimento 5 Stelle è responsabile di non aver saputo affrontare per tempo la situazione, muovendosi in modo tardivo e privo di prospettiva.
Noi però non vogliamo prendere parte a questi scambi di colpi, che servono solo la logica della propaganda. Noi vogliamo parlare delle possibili vie d’uscita dalla situazione. La nostra riflessione su una possibile soluzione del caso AAMPS parte da alcuni punti cardinali:
– I lavoratori, sia di AAMPS che dell’indotto, devono essere tutelati;
– i beni e servizi pubblici devono stare in mani pubbliche, a beneficio della collettività, e non essere gestiti secondo l’ottica del mero profitto privato;
– la gestione del ciclo dei rifiuti deve tendere alla logica “rifiuti zero”, il che per Livorno significa anche essere in condizione di potere arrivare a liberarsi dell’inceneritore.
Muovendo da queste premesse, guardiamo alla situazione di AAMPS nel più ampio scenario del complesso dei servizi di pubblica utilità del nostro territorio. Le partite dell’acqua e del gas potrebbero presto finire in mano ad ACEA e a Toscana Energia, e abbiamo visto con la proposta di Iren subito rilanciata dal Pd come la fragilità della nostra azienda di igiene ambientale possa fare gola a facili appetiti privati. Il rischio più forte a cui siamo di fronte è a un arretramento del Pubblico su tutta la linea. Noi siamo convinti che gli enti locali debbano mantenere voce in capitolo nella gestione dei servizi essenziali per meglio tutelare occupazione, sostenibilità delle tariffe, salute ed economia del territorio. In altre realtà del Centro Nord esistono ottime esperienze pubbliche.
Preso quindi atto della più volte sbandierata volontà del M5S di tenere fuori AAMPS da RetiAmbiente, a questo punto ci chiediamo se si stia ragionando su eventuali aggregazioni di servizi a stretto controllo pubblico. Se qualcuno abbia preso in considerazione l’ipotesi. I tempi adesso sono quelli che sono: troppo tempo è stato perso, specie considerata la pesantezza dell’eredità delle passate amministrazioni. Ma la partita non può ancora dirsi chiusa. Certo, serve una chiara volontà politica di giocarla fino alla fine. C’è?
Buongiorno Livorno e Rifondazione Comunista
Buongiorno Andrea. Aamps è già controllata da un ente pubblico; la nostra proposta è nel senso di ripristinarne la sostenibilità a vantaggio di tutta la cittadinanza, utenti, dipendenti e lavoratori dell’indotto compresi – cosa che senza un approccio “di sistema” nell’ambito del comparto dei servizi pubblici è molto, molto più difficile.
Sì certo, c’è la fila per aggregarsi con AAMPS. Poi è proprio la soluzione giusta. Quale ente pubblico vorrebbe farsi carico del l’enorme debito e della struttura gonfiata di questa società. Ma per favore… tacete che fate forse la figura dei disinteressati piuttosto che quella degli incompetenti.