Accade nella nostra città che un partito come il Pd, locale e nazionale, tenti di attuare operazioni di mistificazione di bassa lega come quella relativa al restauro della bandiera del Pci conservata nel Circolo del Pd “San Marco Pontino”, immeritato patrimonio di un partito politico che ha ormai da molto tempo abbandonato, non solo sul piano ideologico, ma anche su quello culturale e politico, i valori che furono alla base del Pci.
Accade che per questo sedicente Partito di Centro Sinistra le guerre vengano chiamate missioni di pace, che attui riforme istituzionali autoritarie e antidemocratiche, che attraverso il “Jobs Act” realizzi una lotta di classe in favore dei ceti dominanti, togliendo diritti ai lavoratori e pensionati, allargando la povertà a sempre più ampi strati di popolazione a favore di un numero sempre più ristretto di popolazione che detiene oltre il 50% della ricchezza prodotta nel nostro Paese. Ciò accade anche perché nel Pd e nel M5S non esiste alcun legame con la tradizione comunista e chi dice il contrario vive nel romanzo 1984 di Orwell.
Gridano meno diritti e più tutele, gridano che il bene del padrone è anche il nostro bene, e intanto i padroni ingrassano e noi siamo sedotti solo dal riflesso delle loro briciole viste in televisione. Si, avete ragione, la Bandiera Rossa per voi è solo una reliquia e fate bene a metterla dentro una teca. La nostra è consunta, ma continua ancora a sventolare.
Come scriveva Pasolini nei suoi versi dedicati alla Bandiera Rossa:
“ridiventa straccio,
e il più povero ti sventoli”
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