Sul corteo cittadino del 18/4, Strazzullo (CGIL) sbaglia

Foto di Giacomo Bazzi

 

Come Circolo “La Rosa – Livorno Sud” di Rifondazione Comunista, e assieme agli altri circoli cittadini, abbiamo partecipato con convinzione alla manifestazione del 18 Aprile, organizzata dal “Coordinamento delle Lavoratrici e dei Lavoratori livornesi”.

All’iniziativa erano presenti molti lavoratori che in questi anni di crisi a Livorno hanno vissuto il dramma della perdita del posto di lavoro, lavoratori precari ma anche chi, pur lavorando, vive la propria condizione in contesto sempre più deteriorato in termini di qualità e diritti.

Le affermazioni del Segretario Provinciale della CGIL, Maurizio Strazzullo, apparse sulla stampa il 15 Aprile scorso, implicitamente indirizzate agli organizzatori di quella riuscita manifestazione, sembrano un monito contro rivendicazioni, a suo dire, velleitarie che la manifestazione ha incarnato: <<E’ utopistico-chiosa Strazzullo- pensare che fare rivendicazioni, forse attrattive ma poco concrete, possa dare una risposta alle aspettative di lavoro.>> Molti dei nostri iscritti sono anche iscritti e militanti del sindacato che rappresenta.

Con tutto il rispetto per la storia e la funzione della CGIL, dissentiamo con l’impostazione del Segretario Provinciale. Non è utopistico lottare contro l’occupazione ed il precariato, gli appalti al ribasso che danneggiano le condizioni di lavoro e penalizzano i salari. Così come pretendere che siano impegnate risorse pubbliche a sostegno delle esigenze dei lavoratori, all’introduzione di vincoli per il mantenimento dell’occupazione e di stipendi dignitosi. Livorno precipita sempre più nell’abisso della crisi economica e sociale e nel recente passato abbiamo fatto fatica a percepire una proposta autonoma ed un ruolo propulsivo in città della CGIL rispetto alle precedenti Amministrazioni. Strazzullo auspica che l’insieme delle proposte che verranno attuate nei vari tavoli riescano ad attrarre investimenti per la creazione di nuove attività economiche e produttive. Un auspicio di per sé ragionevole, ma non sufficiente a garantire insediamenti ed attività strutturate e durature che basino le loro fondamenta sul “good Job”. Bene avrebbe fatto la CGIL a partecipare e sostenere convintamente, come noi, il corteo del Coordinamento.

Francesco Renda

segretario Circolo PRC La Rosa – Livorno Sud