Alla vigilia dell’incontro di oggi pomeriggio, presso il palazzo Granducale a Livorno, avevamo definito incredibili ed inaccettabili le motivazioni per cui non si era riusciti a trovare un accordo tra le due società in questione, per il prolungamento di alcuni mesi per tutti i lavoratori del call center di Guasticce.
Ribadiamo il concetto ed aggiungiamo che vergognosamente sono passati sopra i lavoratori di Guasticce, mettendo sul lastrico 450 lavoratori e lavoratrici e le proprie famiglie, solo per poter delocalizzare ed andare in luoghi stranieri dove il costo del lavoro è inferiore. Se pensiamo poi che stiamo parlando di un call center dove orari di lavoro e retribuzioni, già qui, erano ridotti ai minimi termini, la questione allora prende ancor di più una piega drammatica.
Questo crediamo sia un caso esplicativo del fatto che le politiche di azzeramento dei diritti dei lavoratori/trici portato avanti con caparbietà dal governo Renzi sono inutili, fino ad ora ad attrarre investimenti e sono ancor più inutili per salvaguardare quel poco di lavoro che rimane nella nostra zona. A che serve l’azzeramento dello Statuto dei Lavoratori, a chi giova la cancellazione oramai quasi totale dell’articolo 18 dello SdL, perché dovremmo accettare nuove restrizioni sui diritti, quando poi questi sono i risultati.
Questa Amministrazione Regionale chiude cinque anni di amministrazione lasciandosi alle spalle una scia di chiusure e riduzioni aziendali enorme, che crediamo non abbia precedenti, a nostro avviso crediamo una cosa dovesse aver avuto il coraggio di fare, ovvero una legge regionale anti-delocalizzazione. Invece nulla, silenzio assoluto.
Esprimiamo a questo punto solidarietà a tutte le lavoratrici e i lavoratori nel condividere assieme a loro l’ultima briciola di speranza, ma auspichiamo anche un cambio di passo a livello regionale, sperando in un soggetto unitario della sinistra, alternativa al PD, che si presenti alle prossime elezioni regionali e che sappia intercettare attraverso politiche serie e più coraggiose le necessità dei lavoratori e di cittadini della nostra regione.
il Circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Collesalvetti