Porto ma non solo: ad oltre sei mesi dalle elezioni amministrative, possiamo dare un giudizio sulla gestione Nogarin: SOLO CHIACCHIERE E DISTINTIVI!
Mentre in Italia i lavoratori dei porti sono sotto attacco dal Governo ed il partito maggiormente rappresentativo, Livorno sta cercando con fatica la strada per uscire dalla crisi a partire dal suo porto. Le partite aperte sono molte ed importanti. In primis l’avvio di atti concreti che ci facciano uscire nel limbo programmatico che il gruppo dirigente del PD locale è stato per anni e anni, adeguando le nostre infrastrutture, (fondali, collegamenti ferroviari ecc ) e realizzare sul territorio un più stretto legame sistemico con Pisa e Collesalvetti.
Ad oltre sei mesi dalle ultime elezioni amministrative dobbiamo prendere atto che la nuova maggioranza che guida l’Amministrazione Comunale, a partire dal Sindaco Nogarin, stanno caratterizzando la loro azione, ripartendo proprio da quella visione terziarista, causa dei gravi ritardi economici e sociali che hanno portato Livorno in queste condizioni: Cambiare tutto perché niente cambi.
La nomina da parte dell’Amministrazione Comunale della Dottoressa Nicoletta Batini nella terna per la presidenza dell’Autorità Portuale ne è la riprova. Niente di personale ma, seppure ella abbia un notevole curricula, è molto lacunosa rispetto alle indicazioni della legge 84/’94, la dove prevedono che i Presidenti siano nominati fra “esperti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale”. Prendiamo atto della estrema disinvoltura e poca affidabilità del Sindaco Nogarin, che con questa nomina, nata solo con una logica di “Palazzo”, fa una scelta molto gradita all’ala renziana del PD locale, che l’aveva proposta addirittura come candidata Sindaco, ed alcune grandi famiglie imprenditoriali Livornesi che per questa scelta brinderanno ai bordi delle piscine, nei loro villoni.
Il Coordinamento del Circolo Porto
Livorno 06.02.2015