Teatro Goldoni a rischio di chiusura. Il deterioramento culturale della Città avanza inesorabile!

 

  • Lorenzo Cosimi *

 

livorno_teatro_goldoni_internoAnche oggi sentiamo dire dall’Assessore che il teatro Goldoni è fra quelli in Italia che fa più biglietti ed abbonamenti (il 25% ), però il teatro rischia di chiudere, così come su tante cose sentiamo dire dagli assessori che siamo i più bravi…la città però versa nelle condizioni che vediamo ( magari di immobilità), quindi ci vuole un guizzo, un segnale e cedere sulla cultura sarebbe un brutto segnale. Certo, mi ha colpito che si parli di una cifra di 60/80 mila euro, veramente poco, determinanti per la vita del Goldoni, possibile che non si trovino nel bilancio? Si devono trovare..!
Noi ora però stiamo parlando solo di programmazione, però non dimentichiamoci che dietro c’è tutto un mondo di lavoratori sia con contratti a tempo indeterminato che a tempo determinato (facchini elettricisti macchinisti) che ad oggi (nonostante la relazione rassicurante dell’assessore)  non hanno certezza per il loro futuro lavorativo, inoltre verrebbe a mancare il ruolo sociale che si è sviluppato dentro al teatro, con i laboratori , compresi quelli che svolgono progetti con le disabilità.
In una città dove la politica sembra dormire, stagnare, perché nulla cambia, c’è invece tutto un fermento di giovani che fanno teatro, fanno musica, musica jazz, che dipingono e scolpiscono, abbiamo il dovere di supportare queste aspirazioni (altrimenti, come dice Simone Lenzi nel suo libro, siamo una città senza aspirazioni), e solo l’adombrare la chiusura del Goldoni rappresenta un ulteriore deterioramento culturale, la mancanza di un qualcosa che identifichi la città, la città deve vivere anche di questi elementi radicati di cultura.  Voglio solo ricordare che anche la violenza contro le donne che in questo paese sta avendo crescite esponenziali, è un segno di degrado, di regressione, di involuzione culturale, la cultura serve anche a educare per superare tutto questo, a dare modelli positivi.
L’abbiamo aspettato per tanto tempo, abbiamo investito risorse e speranze  per avere questo teatro, che tra l’altro ha l’unica cupola di quel genere in Europa, e bisogna trovare il modo di “sfruttarlo “ di più, di aprirlo maggiormente alla città e alle varie realtà esistenti, però se è un problema di bilancio, bisogna pensare a un bilancio che non faccia solo tagli ragionieristici e lineari, deve essere un bilancio che guardi alle ricadute positive per la città, il Goldoni va salvaguardato, come segnale di attenzione alla cultura in generale.
Poi bisognerà lavorare per un futuro per aprirlo di più, magari ai croceristi, che sicuramente pagherebbero per sentire il meraviglioso intermezzo di Cavalleria nel meraviglioso Goldoni!
Poi, sarò anche impopolare, ma invece di ristrutturare lo stadio, cosa che in molte città non è certamente a carico del Comune… E i soldi spesi per le telecamere in Venezia? E’ vero che bisogna rispondere al bisogno di sicurezza degli abitanti, ma il progetto di pedonalizzazione dove è finito? Così non sarebbero più necessarie le telecamere e quei soldi dirottati verso altro……

Lorenzo Cosimi – Consigliere comunale e Segretario PRC Livorno