- Tiziana Bartimmo
Elaborato un documento da una parte dei Capigruppo, dopo la riunione di sabato col sindaco, per sollecitare i lavoratori dell’ippodromo a desistere dall’occupazione dell’impianto, Rifondazione non ci sta.
Appare singolare che una conferenza dei capigruppo, non un Consiglio Comunale, faccia una richiesta a lavoratori che stanno, con gesti di protesta, difendendo il loro posto di lavoro, di interrompere la loro azione.
La situazione dell’Ippodromo è giunta ora a un punto di reale drammaticità, ma non dobbiamo dimenticarci che la cosa non nasce ieri, il quadro era già chiaro anni fa, e nazionale con la crisi dell’ippica, e locale con la situazione della labronica corse,da anni infatti si cercano invano soluzioni, legittima l’esasperazione e la paura. In un momento in cui la compressione delle tutele e dei diritti dei lavoratori ha raggiunto ormai livelli inaccettabili, dai vari accordi Marchionne in poi, con la scusa della crisi il gioco al ribasso su tutele e diritti si nutre di paradigmi tipo “ tanto fuori c’è la fila di gente che disposta a prendere il vostro posto”, parole purtroppo udite anche sabato nella riunione dei capigruppo da esponenti PD, si vorrebbe far ingoiare tutto. Non è così, le tutele vanno invece alzate, i diritti e la dignità del lavoro sanciti dalla Costituzione vanno comunque difesi, perché questo rappresenta una salvaguardia per il futuro, altrimenti si chiamano ricatti, non accordi.
Nel caso dei lavoratori dell’ippodromo questi chiedono, dopo anni di promesse, garanzie sul loro futuro, o meglio fatti e non parole, dalla politica che governa e che promette. In più, e questo fa loro onore,non accettano che solo qualcuno di loro possa tornare a lavorare, la loro domanda è “ e gli altri?”, mantenendo una forte coesione ed unità. Lo sforzo deve essere quello di stare accanto a questi lavoratori, non interrompere il dialogo, e continuare a percorrere strade che possano finalmente concretizzare le proposte che dicono esserci, ma delle quali ad oggi nulla è stato messo nero su bianco, altro che interferire nelle lotte.
Tiziana Bartimmo – Capogruppo PRC al Consiglio comunale di Livorno