- Circolo Portualità
Il documento di indirizzo del Consiglio Comunale in merito al Piano Operativo Triennale che anche il nostro Gruppo ha approvato, rappresenta un punto di partenza per poter realizzare il consolidamento e lo sviluppo del nostro porto. Gli emendamenti accolti che abbiamo presentato lo hanno qualificato e caratterizzato su alcuni punti per noi imprescindibili: 1) la conferma che la vocazione del nostro scalo si basi sulla centralità attività commerciali, alle quali affiancare altre attività complementari come il Crocierismo, cogliendo le opportunità che da questa attività possono derivare per il settore commerciale cittadino. 2); Una nuova e più marcata attenzione alle soluzioni dei problemi del lavoro e dei lavoratori, che in questa fase, oltre a subire le conseguenze della crisi che ha ridotto i volumi dei traffici, ha subito anche le conseguenze di un allargamento delle regole che hanno caratterizzato questi ultimi anni. 3 Una fase transitoria che permetta alle imprese che saranno delocalizzate in virtù della zonizzazione, di poter operare ed essere messe in condizione di non subire nessun danno alcuno dal punto di vista operativo, funzionale e infrastrutturale. Non ci sfugge le possibilità collegate al turismo e ad un maggior sviluppo del porto in tale direzione, il punto non è :crocierismo o commerciale ? La risposta è quale modello di porto vogliamo. Noi non vogliamo che si perda né una crociera ne un traffico commerciale. Se del traffico commerciale conosciamo le potenzialità, le professionalità e l’alto valore aggiunto che da esso ne deriva, sia dai prodotti forestali che dalla movimentazione dei container, la questione crociere ancora oggi richiede un ulteriore approfondimento al di là delle banchine che si possono destinare all’attracco delle navi. Manca un progetto di città che sia in condizione di creare sinergie con questo settore, riuscendo ad essere una migliore offerta culturale, della ricezione turistica e di un adeguato piano della mobilità urbana , per dirla in breve occorre una città con doti attrattive non simili ad oggi. Tutte perplessità che non scartano nessuna ipotesi ma che vogliono contribuire ad un sostanziale consolidamento e sviluppo del nostro scalo e della nostra città. Pur approvando il documento di indirizzo, rimane ancora molto lavoro da svolgere e da programmare: il porre fine alle conflittualità tra lavoratori è per noi un impegno e un dovere di primaria importanza, non è possibile che i lavoratori siano direttamente investiti da situazioni di conflittualità senza che gli organi deputati al controllo non intervengano per dirimere le frizioni (autorità portuale e non solo), individuare una soluzione definitiva per quanto concerne le problematiche collegate alla guerra tariffaria interna al porto anche questo da leggere come punto nodale per il rispetto delle regole e la salvaguardia dei diritti del lavoro nonché i non più procrastinabili lavori infrastrutturali(escavi, dragaggi e canale di accesso)di cui necessita urgentemente il nostro scalo. Rimangono ancora molte domande da porre su che modello di porto si vuole per questa città. Tutto questo passa da una indispensabile unità in primo luogo dei lavoratori per la salvaguardia dei loro diritti e del loro futuro senza tralasciare quello della nostra comunità.
Circolo “Portualità” – PRC Livorno