- Eros Conforti *
La giornata del 14 novembre ha segnato due eventi significativi, da una parte la proposta di unità della lotta dei lavoratori e degli studenti in tutta Europa, e dall’altra la natura reazionaria e cruenta dei governi. E’ sempre più evidente il fatto che gli italiani abbiano bisogno di una Europa dei popoli e non dei banchieri. L’azione repressiva con la quale si è cercato di impedire ai manifestanti di gridare il loro rifiuto a queste politiche liberiste, rappresenta la chiara evidenza di come la crisi non sia più gestibile. Teniamo a sottolineare la nostra ferma condanna per gli atti di violenza portati avanti dalle Forze dell’ordine, e sosteniamo che sia necessario, così come avviene in altri Paesi europei, ricorrere ad accorgimenti che permettano l’identificazione dei singoli appartenenti di queste stesse Forze. Intendiamo stigmatizzare la violenza da qualunque parte essa provenga ma dobbiamo essere coscienti della fermezza che occorre avere nel corso di queste situazioni. Registriamo la positività della convergenza di fatto portata avanti da studenti e lavoratori uniti assieme in molte città, e lavoreremo per dargli continuità. Dalla protesta di piazza si evidenzia la necessità di rimettere al centro della discussione il lavoro e la formazione, scolastica e professionale. Livelli di disoccupazione così alti non possono essere risolti con politiche che mirano a tagliare le risorse per lo stato sociale, la sanità, la scuola e la ricerca. Riteniamo inoltre imprescindibile avviare un processo di redistribuzione dei redditi accompagnato ad una programmazione economica chiara in cui lo Stato ritorni protagonista.
* Coordinatore Giovani Comunisti Federazione di Livorno