Comunicato stampa
L’episodio che ha visto il Presidente dell’Autorita Portuale intervenire di imperio per cambiare gli ormeggi all’Alto Fondale e al Molo Italia, dando precedenza a vettori Cruise rispetto a quelli già schedulati nel settore cargo, in un terminal in concessione alla CILP ed ad una banchina riservata all’operatore Neri SPA, pone problemi che un tempo si sarebbero definiti “politici”. Alle imprese lese spetterà decidere se denunciare tutto ciò alla Procura della Repubblica. A noi interessano le implicazioni politiche e sociali anche alla luce della sorpresa di voler insediare una raffineria in una zona pregiata del nostro scalo, mettendo con disinvoltura, in discussione indirizzi già presi. La vicenda del cambio di ormeggi mette in luce ancora una volta che l’ Autorità Portuale sta favorendo una sua società controllata, creando di fatto dumping rispetto a tutte le altre imprese, che in questo modo perdono la loro autonomia commerciale, rischiando di perdere i traffici. La Filt CGIL ha messo in luce la gravita della condizione economica e sociale del nostro porto. Di fatto con questo giochino di esercitare scelte arbitrarie, riparandosi dietro ad un generico “interesse pubblico”, l’Autorità Portuale finisce per gestire direttamente l’azione commerciale del porto, cosa che non rientra nei suoi compiti istituzionali. Infatti l’Autorità Portuale dovrebbe promuovere commercialmente il porto e non gestirlo commercialmente. La prima funzione di un Ente Pubblico deve essere quello di garantire la terzietà dell’azione che in questo caso non è affatto garantita, anzi viene ostentata l’azione “parziale”. In questo caso i disagi ai terminalisti e agli armatori non sono pochi e il risultato generale è quello di un porto dove la programmazione non può essere garantita. Nei giorni scorsi abbiamo appreso che questa scelta è stata fatta per evitare che al Convegno organizzato il 9 Ottobre dall’Autorità Portuale e dalla Porto di Livorno 2000, alla presenza del Presidente Enrico Rossi, non risultasse che due navi sono andate in un altro porto. Sarebbe opportuno che i lavoratori delle imprese portuali si mobilitassero e partecipassero al convegno per spiegare al Presidente Rossi che quando in un porto accadono queste vicende vuol dire che siamo alla frutta. Per questo motivo tramite la nostra forza politica ci stiamo attivando per aprire a livello regionale un confronto sul porto di Livorno con il Presidente Enrico Rossi.
* Circolo Portualità PRC – FDS Livorno