FdS: comunicato stampa sulla situazione politica, sociale ed economica della città di Livorno.

Coordinamento Federazione della Sinistra di Livorno

 

La Federazione della Sinistra di Livorno esprime tutto il suo sconcerto e la sua massima attenzione verso la situazione politico, economica e sociale della città e più in generale di tutta la provincia.
L’attacco al lavoro è oggi quanto mai violento e determinato ed investe ogni forma di lavoro privato e pubblico e punta a mettere in discussione i diritti fondamentali dei lavoratori, ad estendere la loro precarizzazione, per subordinarli al primato del profitto.
Questo attacco è sempre più evidente anche nel Porto di Livorno dove tutto il lavoro portuale e sotto schiaffo, ma l’affondo fondamentale dei grandi gruppi resta quello contro ogni forma di autogestione per rendere impossibile mantenere un quadro di regole e diritti che è un bene collettivo della nostra realtà.
È proprio quella del porto di Livorno la situazione oggi più critica e di impellente impegno per l’arrivo ad una soluzione seria e duratura, che salvaguardi le esperienze qualificate di gestione aziendale e il numero dei lavoratori addetti nel settore.  La crisi, gli errori, i ritardi, la mancanza di investimenti pubblici e gli appetiti dei grandi gruppi imprenditoriali hanno come obiettivo evidente quello di portare le condizioni salariali e di lavoro dentro alla cinta portuale indietro di decenni. L’imperativo è quello di far pagare per intero a chi lavora, la crisi e l’incapacità, quando addirittura il rifiuto, di produrre un cambio nelle strategie e nei gruppi dirigenti dimostratisi fallimentari.
Il tentativo è quello di utilizzare come clava la crisi per far esplodere una guerra tra poveri, per mettere i lavoratori di fronte alla necessità di dover accettare tutto al fine di salvaguardare il proprio posto di lavoro.  Noi pensiamo invece che intorno alle forze dell’autogestione del lavoro portuale e con il contributo di organizzazioni sindacali sempre più consapevoli di questa esigenza, sia possibile costruire un Patto di Unità e di Solidarietà tra i portuali, per permettere di traghettare il Porto fuori dalla crisi, salvaguardando il salario, i diritti e la dignità di tutti i lavoratori, nessuno escluso.
In una città come la nostra dove il porto rappresenta buona parte dell’economia cittadina, se non il settore trainante e di riferimento, e dove lo stesso settore attraversa una crisi mai affrontata prima, si vanno a sommare le criticità dovute alla mala gestione pubblica e privata e quelle dovute alla crisi più in senso generale.  Il taglio netto degli occupati nell’industria, le difficoltà del piccolo commercio al dettaglio rendono il contesto cittadino quanto mai allarmante.
A questo dobbiamo aggiungere il nodo ippodromo e società partecipate, anche in questo caso dobbiamo registrare la prospettiva di nuove privatizzazioni e la perdita di posti di lavoro. Sulla questione delle scuole dell’infanzia non ci convince di certo la statalizzazione, attendiamo tutte le garanzie rispetto al percorso didattico e quelle sul livello occupazionale.  Una città, quella di Livorno, che deve affrontare una crisi sociale mai vista. L’emergenza abitativa rappresenta il caso più di più urgente risoluzione; a fronte di oltre 7 mila abitazioni sfitte ogni giorno aumenta il numero degli sfratti per mora e di coloro i quali non riescono più a far fronte al pagamento dei mutui. La campagna promossa dall’Unione Inquilini “Perdi il lavoro, perdi la casa” riassume purtroppo in maniera brillante la drammatica situazione cittadina.
Attendiamo la discussione e il voto di domani sul bilancio per avere un quadro più completo, di certo sarà sintomatico il comportamento della sinistra. Si delineerà finalmente quella che sarà la maggioranza, sicuramente il disagio economico e sociale che la nostra città attraversa deve essere un elemento di cui si deve tenere conto.