di Silvia Gesess – Giacomo Luppichini *
“Rosignano fa centro”, ecco il titolo che l’amministrazione comunale ha elaborato per il percorso partecipativo creato ad hoc dalla nota società fiorentina Sociolab per coinvolgere i cittadini del comune di Rosignano Marittimo rispetto alla proposta di sviluppo urbanistico dell’area denominata “h5 sotto”, progetto, questo, elaborato da Unicoop Tirreno, che, vale la pena ricordarlo è al tempo stesso la proprietaria dell’area, la committente del progetto e la finanziatrice del percorso partecipativo.
Partecipazione, è una bella parola, inclusiva e democratica. Tanto bella quanto dissonante, purtroppo, in un comune, come il nostro, dove sono stati cancellati i consigli di frazione da oltre due anni e dove ancora non si è riusciti a costruire una reale possibilità di partecipazione, non preconfezionata, della cittadinanza.
Partecipazione negata anche ai consiglieri comunali che, dopo aver palesato l’esigenza di un consiglio comunale dove confrontarsi sul progetto di sviluppo dell’area H5, si sono visti convocare invece per discutere esclusivamente del percorso partecipativo targato Unicoop e questo quando già il gazebo era impiantato ed operativo.
La Federazione della Sinistra non è contraria allo sviluppo urbanistico del territorio, coscienti del fatto che a Rosignano Solvay manca da sempre un vero e proprio centro cittadino, ma vi sono molti dubbi che il progetto presentato risponda a questo obbiettivo.Bisogna che i cittadini sappiano che il motore economico dell’intera operazione è la possibilità di edificazione di circa 90.000mc di edilizia residenziale cioè nuovi appartamenti in un Comune che ne possiede ben 8.000 vuoti .E’ solo attraverso la loro vendita che si finanzierà l’intera operazione!
La domanda sorge spontanea a questo punto, chi acquisterà tutti questi appartamenti?
Quasi certamente non il cittadino medio che stenta ad arrivare alla terza settimana o il lavoratore precario a cui le banche solitamente non concedono mutui.
Sulla parte privata, quella residenziale e commerciale, ad ogni modo noi cittadini non siamo e non saremo chiamati ad esprimerci, di nostra competenza sarà soltanto la parte “pubblica”; spiccano qui le due torri gemelle, vale a dire la torre contenente una struttura alberghiera di 5.000 mq e una torre di 6.000 mq riservata ai servizi comunali, (costo stimato 10 milioni di Euro; la nuova biblioteca ne costa circa 6!) .Vogliamo ricordare che la collettività ha già speso alcuni milioni di euro poco tempo fa per la ristrutturazione della sede degli uffici tecnici del comune di via dei lavoratori e del castello di Rosignano Marittimo?
E’ improbabile che un tale edificio si realizzi, ma siamo proprio sicuri che accentrare tutti gli uffici comunali a Rosignano Solvay sia le scelta giusta? Qualcuno ha pensato al duro colpo che ne verrebbe per l’economia di Rosignano marittimo
Colpisce anche l’assenza dall’H5 del distretto socio-sanitario “casa della salute”, fatto singolare e allarmante visto che durante l’ultima campagna elettorale l’attuale maggioranza in consiglio comunale lo sbandierava quale baluardo di innovazione e centralità dei bisogni dei cittadini e che pertanto sarebbe dovuto sorgere lì, nel nuovo centro di Rosignano.
Queste sono solo alcune delle nostre perplessità rispetto ad un progetto che cambierà di non poco il territorio di Rosignano, per questo motivo invitiamo tutti i compagni, le compagne, i cittadini e le cittadine a partecipare, nonostante le numerose distorsioni, al confronto pubblico che si terrà mercoledì 4 luglio tra UniCoop Tirreno e i cittadini. L’amministrazione comunale avrà il ruolo di semplice osservatrice, alla faccia della centralità delle Istituzioni, come se lo sviluppo urbanistico del territorio fosse materia da delegare esclusivamente ai privati .
* Federazione della Sinistra di Rosignano