di Redazione
[..] “Signor Rosi, lei deve avere più rispetto dei consiglieri, persone elette dal popolo che non hanno il suo stipendio. Non si può rivolgere in questi termini a consiglieri e lavoratori. La seduta è sospesa”.
Con queste parole il presidente della seconda commissione Lorenzo Cosimi (Federazione della Sinistra) interrompe i lavori a Palazzo Civico, dopo che il secondo e conclusivo intervento di Angelo Rosi, amministratore unico di Aamps, aveva provocato l’indignazione dei consiglieri. Come mai? Perchè Rosi aveva dichiarato di «aver ascoltato tante cazzate”.[..]
Le frasi sopra riportate e l’articolo del Tirreno che segue ed al quale rimandiamo la lettura completa ( ringraziandolo), parlano da sole. Ieri, 5 giugno 2012, si è consumata una delle più tristi rappresentazioni andate in scena all’interno dell’ Amministrazione comunale livornese, negli ultimi anni.
Chiamato a rispondere dell’andamento della municipalizzata Aamps, il già noto “rottamatore” Angelo Rosi, si rende protagonista insofferente di un’assolo che svilisce la politica delle Nostre Amministrazioni, ma soprattutto lede irrispettosamente la sovranità dello stesso Consiglio comunale eletto dai Cittadini livornesi.
Lo ricordiamo già ai tempi di un’ altra sua celebre performance, quella andata in onda con l’allora Cantiere navale Luigi Orlando; tale era e tale è rimasto!
Lasciamo però, che sia la lettura dei passaggi più significativi degli articoli prontamente assemblati dalla stampa Locale, a farci comprendere l’esatta dimensione del personaggio incarnato da questo sedicente manager, (“assoldato” per la modica cifra di 260mila euro!! ), e più che probabilmente (anche se indirettamente) della situazione in cui versa l’azienda per la quale è stato chiamato a sfoderare le sua magica arte “rottamatoria”.
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