Gruppo PRC – PDCI
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
La notizia della richiesta di statalizzazione di tre scuole d’infanzia da parte del Comune di Livorno, non ci stupisce.
E’ frutto di una tendenza che viene da lontano e che punta a ridimensionare il ruolo del Comune nella gestione dei servizi educativi.
Oggi, questa tendenza rischia un’accelerazione dovuta al blocco governativo alla sostituzione del personale delle scuole d’infanzia.
Un tema squisitamente politico e di rilievo nazionale.
E’ l’effetto – anche qui – dei tagli profondissimi alla spesa sociale che il Governo dei tecnici sta portando avanti, cercando d’imporre la stessa filosofia anche alle autonomie locali.
Le difficoltà finanziarie dei Comuni, insieme al patto di stabilità, rappresentano una tenaglia che rischia di cancellare il patrimonio di lavoro pubblico e di servizi accumulato dai Comuni dal dopoguerra fino ad oggi.
Di fronte a questo scenario drammatico, non ci sono scorciatoie, se vogliamo dare una risposta vera alle decine di famiglie che oggi stanno protestando, contro la cancellazione di importanti servizi comunali.
Non è una scorciatoia la statalizzazione. Da un lato per i problemi di merito di questa proposta, ben sottolineati dalle famiglie, dall’altro perché non ci sembra che questa proposta possa avere la forza di costringere il Governo a passi indietro, se invece fosse questa la motivazione per cui tanti Comuni si sono affrettati ad avanzare questa richiesta. Tenuto conto che in piena tempesta “spending review” che porterà ad un nuovo bagno di sangue per molti servizi, sembra difficile che lo Stato possa a farsi carico di costi aggiuntivi, visto che anche la Scuola sarà chiamata a pagare dazio per recuperare i 4 miliardi e mezzo di euro di minori spese previste per il 2012.
Meno che mai è una scorciatoia la consegna ai privati della gestione dei servizi educativi, ma significherebbe scaricare sui bambini e le famiglie i costi di una scelta che si tradurrebbe in minore qualità e maggiori costi per gli utenti.
E’ che in gioco è il diritto allo studio e, con esso, il futuro della nostra società.
Non ci sono alternative, occorre che la protesta sociale si allarghi in città, perché quello che oggi investe alcuni diventerà a breve il problema di tutti, e che essa s’indirizzi nei confronti del Governo per costringerlo ad eliminare blocco alle assunzioni.
Ed il Consiglio Comunale e le forze politiche, che a Livorno nicchiano ed a Roma appoggiano l’azione di Monti, invece di assistere muti a quanto sta accadendo, trovino il coraggio di sostenere e rappresentare questa protesta.
Questo atteggiamento ci meraviglia ancor di più tenendo conto che i servizi all’infanzia del Comune di Livorno sono sempre stati riconosciuti anche a livello nazionale, un fiore all’occhiello dell’amministrazione.
Per questa ragione, il gruppo consiliare comunale PRC-PDCI interpella il Sindaco e la Giunta per conoscere se intende perseguire questi obiettivi e far valere il ruolo e la dignità dell’Ente che rappresentano o se intendono continuare a governare semplicemente il progressivo smantellamento dei propri servizi.
Livorno, 12 maggio 2012
p. il Gruppo PRC – PDCI
Tiziana Bartimmo