Il Cittadino non sta a guardare. Lo si evince dalla sala affollata di persone della Circ. 4, dove ieri sera si è tenuta l’assemblea pubblica organizzata dal Comitato Vertenza Livorno.
L’argomento è ormai conosciuto e riguarda gli episodi accaduti in quest’ultimo periodo di tempo al largo delle coste toscane e Livornesi in particolare.
Riportiamo la cronaca degli interventi più significativi iniziando con quello di Andrea Grillo che ricorda i dubbi e le domande che si sono generate in questo lasso di tempo. Il ritardo (se cosi vogliamo chiamarlo!) dell’Amministrazione nell’informare la Cittadinanza è emblematico e Grillo sottolinea ancora una volta la situazione ambientale devastante che si è venuta a creare nel Nostro mare, non mancando di puntare il dito sul fatto che potrebbe rivelarsi ancora più disastrosa visto le testimonianze recenti che si sono avute dagli stessi pescatori della Zona.
E’ il turno di Vincenzo Baggiani, al quale spetta l’onere di illustrare la mappa del nostro mare, chiedendosi e chiedendo cosa facesse una nave con un carico cosi pericoloso, seguendo quella rotta con un mare forza 10!?
Sono in molti a riflettere su questo particolare, mare forza 10 ed OLTRE, forte vento di libeccio che alzava le onde oltre gli otto, undici metri!
Maurizio Zicanu, riprende la stessa traccia ricordando che “da quelle parti” verrà istallata una nave gasiera per l’attuazione definitiva dell’ormai famigerato offshore Olt. Quali sono i rischi reali? Se non ce lo chiediamo ora, quando?? E’ d’obbligo ricordare che sarà la prima nave al mondo costruita appositamente per contenere gas compresso 600 volte in enorme quantità, che non sarà una piattaforma “fissa” ma una nave e come tale MOBILE, soggetta alle naturali sollecitazioni. Come e in che condizioni, con quali dinamiche tutto ciò avverrà, non è mai stato reso pubblico. Nessun tipo di spiegazione (che Olt sembra aver dato a “qualcuno”) è stata fornita alla Cittadinanza.
Livorno le Zone limitrofe hanno il diritto di mostrarsi preoccupate, di sollevare dubbi e chiedere garanzie che mancano da sempre! Ci siamo forse dimenticati che da quelle rotte passano oltre 7000 navi all’anno? Se a questo si aggiunge quanto abbiamo espresso sopra, possiamo capire quanto sia ancora lungo e da porre in serio dubbio la stessa realizzazione dell’Offshore. (Per ulteriori verifiche rimandiamo al sito http://www.offshorenograzie.it). Alcuni Cittadini hanno espresso dubbi e perplessità sulla tenuta stessa dei bidoni che contengono il materiale tossico, e questo è un altro elemento che invita a stringere i tempi anche a livello di risposta politica.
L’intimazione data dal ministro Clini alla società armatrice Grimaldi, a cui era stato chiesto di mettere a punto entro 48 ore un piano fattivo di recupero dei bidoni tossici è stata giudicata condizione necessaria ma non sufficiente. Vertenza Livorno ha insistito sulla richiesta di chiedere le dimissioni dei responsabili della mancata informazione ai Cittadini livornesi e toscani, tra cui ovviamente spicca il nome dello stesso sindaco Alessandro Cosimi. Gli interventi si sono susseguiti con Paolo Gangemi, il quale ribadisce come in 25 anni vi siano stati ben 34 “incidenti” rilevanti. E’ poi la volta di Marchi per Medicina Democratica, che non risparmia la chiara denuncia di quanto il Nostro Territorio (su tutti Livorno e Rosignano) sia tra i luoghi più inquinati d’Italia. Lo stesso Marchi ci rimanda alla lettura delle stime fatte a livello mondiale. Medicina Democratica invita i presenti a prendere coscienza di una situazione di estremo pericolo che si porta dietro questo Nostro territori da molti anni. Fa l’esempio di ciò che accade nella Val di Cecina, di ciò che sta facendo l’ormai nota Solvay che in quel tratto di mare scarica ogni anno tonnellate di acqua filtrata ma altamente inquinata, dove i controlli evidenziano, tra le tante anomalie, la presenza di una percentuale di mercurio altissima!
Partecipazione e presenza veramente alta hanno dunque contraddistinto, oltre ai contenuti espressi, la serata di ieri che ha registrato la presenza del WWF, dell’Unicobas, dei Carc di Cecina, del Partito della Rifondazione Comunista di Livorno, di Sinistra Critica e di vari Movimenti ecologisti nostrani.
Da quest’incontro è emersa l’esigenza di NON FERMARCI e avviarsi alla costruzione di una manifestazione che si opponga con forza alle politiche portate avanti dall’Amministrazione locale. Ambiente e salute sono patrimonio di tutti e riteniamo sia un dovere adoperarci per tutelarci al massimo delle Nostre possibilità. In conclusione è stato calendarizzata la data del 4 febbraio p.v. per la messa in campo di una forte iniziativa da concordare negli eventuali dettagli.
la redazione