Roma distrutta dai Black bloc! Questo è quello che hanno raccontato i mass media della giornata del 15 ottobre.
La manifestazione è pacifica.
Infiltrati nel corteo, arrivati in via Cavour i Black bloc distruggono delle auto dandole alle fiamme, spaccano vetrine di negozi e banche, incediano una caserma e mettono a ferro e fuoco Piazza San Giovanni.
Non siamo riusciti a concludere il corteo secondo l’itinerario previsto; il percorso dei 500 mila manifestanti, che hanno contestato e scacciato dal loro interno dei black bloc, è stato deviato, dopo ore di attesa a causa degli scontri, al Circo Massimo, via Colosseo per concludersi a Piramide.
Lo spezzone del Partito Comunista, quello di Rifondazione, ha percorso le strade della capitale fino alla conclusione del corteo.
E’ chiaro che non saranno certo qualche centinaia di delinquenti a fermare chi intende, come noi, esprimere pacificamente le proprie idee così come abbiamo fatto in tutti questi anni. Non saranno certo né i black bloc né la repressione a chiudere la bocca a chi intende contestare questo sistema economico e politico ingiusto, a chi, come i Comunisti, intende proporre l’alternativa. Noi crediamo che la storia non sia finita nel 1989, crediamo che oltre la barbarie, come la chiamavano gli spartachisti tedeschi, ci sia un soluzione, la via socialista.
Ridare dignità e libertà ai popoli, liberarci dallo sfruttamento quotidiano dei potenti e dei padroni.
Il sistema fino ad oggi egemone, care compagne e cari compagni, è finito, ha fallito. Se dopo la caduta dell’Unione Sovietica i grandi dei Paesi occidentali avevano promesso progresso e benessere oggi è evidente che questo non è accaduto e che mai potrà accadere. Come l’america latina anche l’Europa risorgerà, siamo sicuri che il nostro Sole tornerà alto e splendente, liberando tutti i popoli dal gioco imperialista.
Noi ci siamo, come peraltro ci siamo sempre stati!
A lavoro e alla lotta.