di Alessandro Trotta *
Sinceramente continuo a non capire l’atteggiamento degli amici di Senza Soste nei confronti della Federazione della Sinistra e mi sento di rispondere a quanto da voi pubblicato come semplice iscritto del PRC, senza voler rappresentare quello che pensa la mia organizzazione.
C’è nei nostri confronti una volontà distruttiva fine a se stessa, senza idee e senza progetto.
Una volontà ossessiva che spesso ha portato ad inventare le storie più fantasiose. Ad esempio, fin dal primo numero cartaceo di Senza Soste, si ripete la triste litania di un nostro ingresso in maggioranza a Livorno che puntualmente non si verifica mai (ma guarda un po’!). E la questione, a questo punto,forse non è più neanche solo politica, ma potrebbe riguardare qualche seguace di Freud, o magari consigliare maggior fortuna con una rubrica fissa del mago Otelma.
Ma stiamo al punto.
Non ho ben chiaro quale analisi fanno gli amici di Senza Soste della situazione politica livornese (quella economica e sociale è fin troppo chiara purtroppo), pur avendo passato 8 giorni insieme alla nostra bella festa non abbiamo avuto grandi possibilità di confronto su questo.
Esiste certamente un’area in espansione del “non-voto” che investe trasversalmente tutte le forze politiche e che pone a tutte/i – ma proprio a tutte/i – problemi che riguardano la credibilità di un’alternativa.
A Livorno, in questi 10 anni Rifondazione è passata dall’10-11 (era il 9,9% alle comunali del 1999) con punte del 13% (alle europee!) al 7,5% (dato relativo alla FDS alle regionali 2010)? Tutto vero.
Ma, è solo la generazione di quegli degli anni ’50 che è particolarmente longeva, o è altrettanto vero che non è nato niente di più efficace e forte alla nostra sinistra?
Benché di “ botteghe” nell’ultra-sinistra ne siano state aperte parecchie e per tutti i gusti…
Benché qualcuno si sia buttato a corpo morto in operazioni spericolate – che tanti in “Senza Soste” non hanno disdegnato (se non addirittura apertamente sostenuto) – culminate, come è ormai è storia, nel geniale sostegno elettorale e politico all’operazione del noto compagno Marco Cannito.
Se, quindi, è relativamente facile tentare di fare il vuoto a sinistra, anche con queste polemiche sterili, è con il “pieno” (di progetto alternativo) che crescono le difficoltà.
Questo riguarda prima di tutto il rapporto con la Federazione della Sinistra che, nonostante i limiti e le difficoltà che sta vivendo, l’unico soggetto che ha mantenuto una traiettoria coerente e chiara.
Ma investe anche il problema di come costruire un’alternativa al PD.
Non basta dire: mandiamo a casa il PD (almeno che qualche mente malata pensi ad un’alleanza dal PDL al Partito Comunista dei Lavoratori)!
So anch’io che il problema a Livorno è quello di una classe dirigente ormai sclerotizzata, al bivio dell’assenza di un ricambio generazionale, e che procede per inerzia, campando di rendita rispetto ad un glorioso passato.
E noi, nel nulla assoluto a sinistra, abbiamo tentato di alludere – e continuiamo a farlo – ad un’ipotesi completamente diversa, senza riuscire ad andare oltre l’allusione.
Ma bisogna anche capire cosa si propone al posto del PD.
Non si caccerà il vuoto che esprime quest’amministrazione e questa classe dirigente, semplicemente con un altro vuoto. Ma si caccerà con un’alternativa vera, seria, popolare, che deve riuscire ad attrarre ampi settori dello stesso elettorato di centro-sinistra, oltre a riportare a votare tanti che a sinistra – da troppo tempo – non ci vanno più.
Noi come FDS dovremmo raccogliere forze, intelligenze e volontà per tentare questa operazione (perché da soli – questo è chiaro – noi non ce la facciamo!). Il problema allora è come si crea una direzione collettiva autorevole e preparata di questa operazione?
Penso sia uno sforzo che dovrebbe interessare a tanti nelle aree che sono a noi contigue (alla nostra” destra” come – diciamo così – alla nostra “sinistra”). O no?
Fuori di questo, c’è la logica inesorabile del “sempre peggio” o la strada avventuristica di tornare a creare accozzaglie indistinte, “nuovi mostri”, a cui aprire – come in un recente passato – non solo le porte ma anche le finestre…
* Federazione della Sinistra – Livorno