Apprendiamo con estrema soddisfazione che il Tar della Toscana ha accolto il ricorso presentato da Roberto Piccini contro la bocciatura della terna per l’Autorità portuale. Con questo atto è stato ripristinato il principio per cui ci sono delle regole e chiunque le deve rispettare a partire dal Ministro. Come avevamo sempre sostenuto la terna era stata respinta con un atto di arroganza privo di fondamenti.
In tutta questa vicenda è stato evidente un atteggiamento estremamente conciliante verso il Ministro da parte degli amministratori regionali e locali. Spesso si è avuta l’impressione che invece di difendere il principio per cui il territorio ha il diritto di esprimere le proprie candidature e di pretendere che esse siano valutate seriamente, si sia assunto un atteggiamento conciliante e rinunciatario inaccettabile per Livorno. Non è possibile che un territorio come quello livornese faccia proprio il tentativo del Ministro di introdurre una nuova candidatura a Presidente passando dal commissariamento. Su questo aspetto, nell’attesa della sentenza, gli enti locali avrebbero dovuto puntare ad un commissariamento tecnico di brevissima durata senza scomodare figure provenienti da altri porti. Ci saremmo aspettati che gli amministratori del PD, partito di maggioranza e di governo del territorio invece di dividersi avessero assunto un atteggiamento di netta opposizione al tentativo del Ministro, difendendo le prerogative del Comune e delle autonomie locali. Così non è stato e i continui articoli sulle difficoltà delle maggioranze locali testimonia come questo è il segnale più forte di una crisi di direzione politica che sta attraverso tutto il territorio.
A questo punto ci aspettiamo che il commissariamento sia vissuto dagli enti locali come un atto puramente tecnico dettato dalla necessità di dover sopperire alla fine della proroga di Piccini e speriamo che questo periodo sia utilizzato per far valere le ragioni del nostro territorio.
Lorenzo Cosimi (PRC)
Michele Mazzola (PdCI)
Federazione della Sinistra – Livorno