Il corteo di Sabato 23 ottobre al quale hanno partecipato moltissime soggettività , assume un significato del tutto entusiasmante e peculiare, pertanto occorre sottolineare come questa giornata di lotta non possa essere bollata solamente come una contromanifestazione per la commemorazione della battaglia combattuta in nome e per conto del governo fascista ad El Alamein nel 1942, poiché la manifestazione aveva un suo ben chiaro e preciso obbiettivo era per ; per il lavoro, per la democrazia, per il sociale per la scuola ed era contro; contro la guerra contro l’esaltazione di idee stampo fascista contro la repressione contro la violenza di questa società . Pertanto il comitato promotore ha stimolato una partecipazione di massa da cui si può senza dubbio, evincere che occorre un cambiamento radicale dell’attuale situazione politica, economica e sociale. Infatti, la notizia che in una situazione del tutto claudicante per non dire di peggio dell’economia italiana, si stanziano 29 miliardi di euro per le spese militati, mette in prominenza la natura di classe di questo governo di destra e come voglia tramite le spese militari ritagliarsi un ruolo sullo scenario internazionale, un governo al quale è estremamente arduo trovare aggettivi adeguati per descriverlo. Partendo così da una imprescindibile disapprovazione per uno stanziamento così smisurato e ingiustificato per finanziare le guerre e le armi e dalla proposta di traslare quei 29 miliardi in favore del lavoro ,per il sociale e per la cultura nonchè ribadire un forte e chiaro no alla guerra e alla militarizzazione dei territori,(il nostro ne è un esempio lampante: Camp Darby e lo scellerato progetto dell’Hub militare a Pisa) la manifestazione di Sabato lancia il suo richiamo affinché si giunga a Livorno e oltre ad una stagione di lotta basata su queste idee basilari per chi crede e auspica che un altro mondo è possibile. La lotta alla crisi che investe la nostra città procurando danni incalcolabili in merito alle questioni sociali e del lavoro, con un aumento quotidiano delle situazioni di crisi, passa anche attraverso giornate come questa; quindi che il messaggio chiaro e forte giunto da Sabato sappia far vivere e progredire l’idea di una alternativa al modello di sviluppo attuale e alle sue conseguenze nefaste.
Lorenzo Cosimi – Segretario federazione PRC Livorno
Michele Mazzola – Segretario federazione PDCI Livorno