Stamani il consueto appuntamento celebrativo del 25 aprile ha avuto un sapore nuovo.
Dopo avere assistito agli onori militari e civili che ogni anno le istituzioni riservano alla memoria dei caduti per la guerra di liberazione, è accaduto un piacevole ed imprevisto fuori programma.
Una decina di studenti ha incominciato ad intonare “Bella Ciao”, coinvolgendo nel loro slancio moltissimi dei partecipanti alla manifestazione. I cuori si sono aperti, i pugni si sono alzati e alcune bandiere hanno guadagnato il vento.
E’ stata una bella sensazione, come se un soffio di vita avesse tolto un po’ di polvere retorica dalla giornata e le avesse restituito tutto il suo valore politico e popolare.
Un piccolo gesto che ha fatto capire quanto poco basterebbe per ristabilire una connessione sentimentale con un patrimonio inestimabile per la storia della nostra giovane democrazia che ancora fa palpitare d’emozione.
La cosa che ha lasciato l’amaro in bocca è stato vedere come i rappresentanti civili e militari, in chiaro imbarazzo per l’inaspettato fuori programma, abbiano in fretta e furia abbandonato la piazza, senza rendere omaggio a quel bel canto che è il simbolo di tutto quello che il 25 aprile rappresenta.
Questo, al di fuori della polemica, ci dice che ormai è giunto il tempo che il popolo riprenda in mano questa giornata e la riempia dell’amore, della passione e della forza, indispensabili per far tornare a brillare i principi ed i valori fondamentali della Resistenza e dell’Antifascismo.
Livorno, 25 aprile 2010
Alessandro Trotta
Federazione della Sinistra – Livorno