Per quanto fosse prevedibile – viste le notizie apparse sui quotidiani locali nazionali – la preannunciata possibile rottura della trattativa tra Seat Pagine Gialle e Snai per la vendita del call-center Telegate di Guasticce ci preoccupa non poco.
Si apre a questo punto una fase di incertezza sul futuro del call center che deve essere chiarita il prima possibile per evitare il rischio che si facciano strada inaccettabili tentativi di ricatto nei confronti del territorio e delle maestranze.
Non sappiamo, infatti, quali solo le ragioni delle difficoltà tra la proprietà e l’acquirente, quel che è certo è che l’accordo non può essere sottoscritto sulla pelle di chi lavora.
Per questo, occorre che Seat manifesti il proprio pieno impegno al mantenimento dell’attività produttiva, dei diritti dei lavoratori e dei posti di lavoro esistenti, partendo dalle richieste avanzate dalle lavoratrici e dai lavoratori Telegate e dalle loro organizzazioni sindacali.
Le istituzioni devono farsi garanti del rispetto di questi obiettivi condivisi.
Proprio a questo fine diventa indispensabile che le Istituzioni locali convochino urgentemente un nuovo tavolo con la proprietà per sgombrare ogni dubbio sulle reali intenzioni di Seat e per precisare che i suddetti elementi sono da considerare come non disponibili alla trattativa.
La realtà di Guasticce e l’esperienza acquisita dai lavoratori devono essere valorizzate e non mortificate.
Ricordiamo sommessamente che stiamo parlando di donne e uomini per lo più giovani che hanno diritto alla certezza della propria occupazione e a un lavoro in grado di consentire loro di costruirsi un futuro per sé e per l’intera collettività.
Livorno, 13 marzo 2010
Michele Mazzola e Alessandro Trotta
Federazione della Sinistra – Livorno