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L’intento della mozione è quello di fr sì che il Presidente della Provincia si attivi per sollecitare Martini affinchè la Regione Toscana impugni il DL di cui sopra innanzi alla Corte Costituionale. Su tale mozione stiamo cercando l’appoggio di tutti i gruppi consiliari che si sono dichiarati contrari al Decreto legislativo. La Mozione ricalca il testo presentato al Consiglio regionale dai gruppi PdCI-PRC insieme al Gruppo di Sinistra e Libertà.
Impugnare il Dl a nostro avviso è un primo passo necessario per evitare la completa privatizzazione del’acqua come di altri servizi. Ad esso dovrà seguire un’analisi seeria e approfondita dei risultati che la gestione dei servizi conosciuta negli ultimi 20 anni ha comportato.
E’ il caso di inziare a chiederci se l’entrata dei privati, vedi il caso acqua, ha portato il miglioramento dei servizi e l’abbassamento delle tariffe. Siamo convinti che l’attuale DL sia un’etremizzazione di quanto già esplicitamente indicato sia dalla dall’art. 22 della legge 142/90, sia dall’art. 113 del D.Lgs 267/2000 cioè dell’idea che la gestione dei servizi debba essere «a rilevanza economica ed imprenditoriale».
Riteniamo pertanto che si debba riflettere su un percorso che abbia come punto di arrivo la creazione per legge dello Stato, di un’azienda che sia diretta emanazione dell’ente pubblico, che non possa agire al di fuori del territorio comunale, che sia funzionalmente collegata con gli interessi della popolazione che risiede nel comune che ha costituito l’azienda, che sia soggetta al controllo democratico della popolazione residente.