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Alesandro Trotta e Michele Mazzola, in qualità di segretari di federazione dei due partiti (Prc e PdCi) che costituiscono la Federazione della Sinistra
LIVORNO. Comprendiamo la preoccupazioni dei sindacati sul futuro del Parco industriale di Rosignano e sulla possibilità che l’attuale crisi economica abbia sui nostri territori ricadute ancora più pesanti in termini di occupazione di quelle cui abbiamo assistito nel corso del 2009. Proprio per questo siamo convinti che si debba valutare con la dovuta freddezza e razionalità qualsiasi intervento in ambito industriale.
A tal proposito continuiamo a non capire cosa stia accadendo in torno alla vicenda del sì detto rigassificatore di Rosignano. Come hanno più volte sostenuto le nostre sezioni locali condividiamo in pieno la scelta della Regione Toscana e ci sembra che essa sia in perfetta linea con la programmazione regionale su questo settore e con la programmazione provinciale.
Proprio soffermandoci su questo ultimo punto abbiamo ritenuto necessario presentare un’interrogazione al Presidente della Provincia Kutufà perché si chiarisca la posizione della Giunta e si informi il Consiglio se rispetto al PTC della scorsa legislatura si sono fatte strada nuove idee per lo sviluppo dei nostri territori. Nell’interpellanza chiediamo in particolare:
a) la posizione della Giunta Provinciale sulla opportunità strategica per il nostro territorio dell’impianto di cui in oggetto;
b) la valutazione della Giunta in merito alle reali ricadute occupazionali che tale impianto produrrà a medio e lungo termine per i lavoratori dell’area di Rosignano e dell’intera Provincia, chiedendo di palesare la presenza di eventuali documenti (es. Piano Industriale) che diano evidenza chiara di tali ricadute;
c) l’impatto ambientale e le relative conseguenze in merito allo sviluppo del turismo, della nautica da diporto, e della pesca commerciale come sottolineato dalla Regione Toscana;
d) la compatibilità di tale impianto con la programmazione formulata con il PTC della Provincia di Livorno;
e) le risposte che darà alle RSU di Ineos e del parco industriale Solvay in occasione dell’incontro previsto per il giorno 19 gennaio 2010;
f) se ha intenzione di cambiare la politica della Provincia rispetto a quanto emerso dal Consiglio della passata legislatura e perché tale cambiamento non è chiaramente espresso nel programma di mandato.
In merito a questo ultimo punto non comprendiamo se il Presidente ritiene necessario realizzare questo impianto ed errata la programmazione regionale e quella del proprio PTC in cui non si parla affatto dell’impianto di Rosignano perché non lo abbia detto chiaramente anche in campagna elettorale.
A nostro avviso la realizzazione di questo impianto non solo non aiuta il futuro del parco industriale di Rosignano ma contribuisce a frenare lo sviluppo delle attività legate a nautica da diporto, pesca commerciale e turismo.
Al momento parliamo di un impianto che porterà lavoro al massimo per tre anni e limitatamente alle ditte che lo realizzeranno. A questo punto ci viene da chiedere se nella nostra Provincia o in Italia vi siano al momento società in grado di fornire i materiali e realizzare un impianto come quello di cui discutiamo.
Dobbiamo abbassare i toni e riflettere tutti insieme sul fatto che ad oggi è assolutamente incerta la portata delle ricadute occupazionali che tale progetto garantirebbe al nostro territorio dal momento. Siamo in presenza di un intervento industriale che non è accompagnato da un preciso e valutabile Piano industriale, ma soltanto da mere affermazioni di volontà, non suffragate né da scadenze temporali, né da impegni finanziari concreti. A tal proposito ci preme specificare che la Società Solvay ad esempio, all’interno del progetto si limiterebbe a riscuotere una congrua rendita dall’affitto dei suoi terreni senza alcun impegno concreto a breve o medio termine per il consolidamento delle sue produzioni. Paradossalmente il terminal gas, potrebbe incoraggiare una deindustrializzazione dell’area di Rosignano e la sua trasformazione in un polo energetico e di servizi senza futuro industriale.
Per queste ragioni sul progetto di Rosignano sosteniamo la necessità di perseguire nella strada adottata dalla Regione Toscana. Più in generale riteniamo da sempre che sia necessario un tavolo strategico per il rilancio industriale di tutta la nostra Provincia che collochi la questione della presenza degli insediamenti industriali in una politica industriale complessiva Regionale e Nazionale. Dobbiamo puntare ad un progresso coordinato dei territori locali tra loro e con l’intero Paese consapevoli che anche la dimensione nazionale non è autonoma ma è all’interno di contesti internazionali. Solo in questo modo possiamo essere territori in grado di progredire in ambito industriale. Se cominciamo a mostrare una incapacità di programmazione cominciamo a perdere credibilità e capacità di confrontarsi con i soggetti industriali.