IPOTESI DI ACCORDO TENARIS DALMINE: LE LUCI E LE OMBRE

DICHIARAZIONE CONGIUNTA DI EZIO LOCATELLI  (SEGRETARIO PROVINCIALE BERGAMO E DIREZIONE NAZIONALE PRC) E ALESSANDRO FAVILLI (SEGRETARIO PROVINCIALE PIOMBINO E RESPONSABILE NAZIONALE POLITICHE INDUSTRIALI PRC)

“L’ipotesi di accordo intervenuto ieri tra la Tenaris Dalmine spa e le rappresentanze sindacali se da una parte consegue il risultato di attutire le ricadute sul piano occupazionale  rispetto alle previsioni iniziali (gli esuberi passano da 1024 a 741 in tutta Italia e solo sulla base della volontarietà o accompagnamento alla pensione) è e rimane una ipotesi che l’azienda, per parte sua, intende   continuare a rivolgere contro l’occupazione e il lavoro dipendente.
 
Vero che il piano di ristrutturazione della Tenaris non prevede per il momento nessuna chiusura aziendale, vero che diminuisce di un poco la conta degli esuberi, vero che l’accordo prevede esodi volontari e ampio ricorso agli ammortizzatori sociali. Sono certamente alcuni risultati da valorizzare stante una vertenza complessa e difficile. Ma tutto ciò non può nascondere il fatto decisivo – che rimane in tutta la sua portata – di un pesante ridimensionamento dell’organico.
 
L’azienda fonda il suo piano di “ristrutturazione” e di “efficientizzazione” su una strategia rivolta all’abbattimento del costo del lavoro, attraverso il risparmio di forza lavoro o anche attraverso il ricorso alle delocalizzazioni. Manca un piano industriale degno di questo nome.  Il risultato finale è un impoverimento drastico del tessuto occupazionale e, contrariamente a quanto sostenuto,  un indebolimento delle stesse prospettive produttive aziendali.
 
Non è facile fare fronte alla libertà di manovra e al ricatto di una grande azienda multinazionale anche in considerazione di una assenza di supporto e di politica attiva da parte del governo italiano.
Alle lavoratrici e ai lavoratori va dato tutto l’appoggio per continuare una battaglia e una mobilitazione che impedisca il progressivo smantellamento produttivo ed occupazionale  di una delle più importanti aziende italiane”.

 
Bergamo/Piombino 30.12.2009