PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA – FEDERAZIONE DI PISTOIA
Il fatto accaduto alla sede del movimento neofascista Casa Pound è radicalmente estraneo alla nostra cultura e al nostro modo di intedere le battaglie culturali e politiche. Simili eventi alimentano un clima deletereo per la nostra città, con il solo risultato di regalare visibilità ad un movimento, Casa Pound, che per quello che ci riguarda esprime una cultura e un progetto politico antidemocratici e autoritari che rigettiamo senza mezze misure.
Aspettiamo che vengano chiarite le dinamiche di un gesto sconsiderato quanto oscuro per svolgimento e tempistica. Prendiamo atto con preoccupazione delle perquisizioni al circolo Primo Maggio durante una riunione, nelle quali niente è stato trovato, sottolineando così l’estraneità del circolo stesso a tale aggressione; speriamo vengano anche chiarite le circostanze del contestuale trasporto in massa in questura di tutti i presenti e all’arresto di tre di essi. In attesa di accertare le eventuali reali responsabilità di singoli, al circolo va la nostra solidarietà unita all’adesione all’assemblea indetta per discutere di ciò che è accaduto, per la quale vogliamo rilanciare invitando da tutte le città italiane le persone colpite in questi anni dalle aggressioni squadristiche dei fascisti di Casa Pound.
Qui sta secondo noi il paradosso incredibile che illumina l’idiozia di gesti quali l’aggressione: esso ha spinto in questi giorni tanta parte della politica cittadina e nazionale non tanto a stigmatizzare l’aggressione in sè, quanto a dare solidarietà incondizionata ad un movimento che fa proprio della violenza, del razzismo e del più bieco squadrismo una sua ragione d’essere. Sono decine i casi di violenze subite da giovani di sinistra, studenti, manifestanti, militanti antifascisti picchiati, manganellati, aggrediti in questi anni dai signori di Casa Pound un po’ ovunque in Italia (ricordiamo, su tutte, l’aggressione, spranghe alla mano, agli studenti di piazza Navona con seguente aggressione negli studi Rai di “Chi l’ha visto”, programma colpevole di aver mandato in onda le immagini delle violenze).
Da tempo denunciamo un clima pesante nella nostra città, curiosamente concomitante con la “calata” di sedi neofasciste installatesi nelle zone storicamente più popolari di Pistoia. Sono già molti gli episodi di violenza (più o meno organizzata) contro attivisti di sinistra o semplici giovani nella nostra città, rei magari di indossare la maglietta sbagliata; quotidiani gli episodi di intolleranza contro gay e lesbiche; tante le scritte fasciste ed i simboli nazisti apparse su muri e su monumenti posati al ricordo delle vittime innocenti del nazifascismo.
Il Partito della Rifondazione Comunista è interessato a discutere di tutto ciò, a impegnarsi con tutti coloro i quali, indisponibili a subire violenze ed intimidazioni ulteriori in una città che ha vissuto la pagina gloriosa della Resistenza antifascista, vogliano usare le armi della politica, dell’intelligenza e della cultura contro quelle del razzismo e della prevaricazione, unendoci in una battaglia contro l’intolleranza e lo squadrismo affacciatosi nella nostra città e spesso troppo taciuto da chi oggi inorridisce di fronte al solo ultimo evento, e a ristabilire un clima di reale democrazia e partecipazione a Pistoia.
Il Partito della Rifondazione Comunista di Pistoia