Si è tenuta stamani in Borgo dei Cappuccini 278 a Livorno, la conferenza stampa della Federazione della Sinistra d’Alternativa (PRC e PDCI) livornese sulla Raffineria ENI.
Vi hanno partecipato Tiziana Bartimmo, capogruppo della lista comunista al Comune di Livorno, Michele Mazzola, Segretario PDCI Fed. Livorno e capogruppo provinciale, Alessandro Trotta, Segretario PRC Fed. di Livorno.
Tiziana Bartimmo ha espresso un giudizio molto positivo sui risultati delle mobilitazioni di queste settimane da parte dei lavoratori, che insieme all’iniziativa delle Istituzioni locali, ha permesso di riportare il problema del destino della Raffineria al necessario costante rapporto di ENI con il territorio.
L’aspetto che resta un punto interrogativo ancora aperto, è l’ipotesi di vendita al fondo d’investimento Klesch. La preoccupazione è che questa ipotesi non sia del tutto tramontata, nonostante i vincoli stabiliti dal documento sottoscritto al Ministero dello Sviluppo Economico, e che si possa concretizzare quel trasferimento e l’uscita dal nostro territorio di ENI: l’unico soggetto industriale a natura pubblica (per quanto parziale) rimasto nella realtà livornese, dopo le grandi privatizzazioni degli anni ’80-‘90.
Michele Mazzola si è soffermato sull’azione importante svolta, in modo particolare, dal Comune di Collesalvetti e dalla Provincia di Livorno, per bloccare ogni scelta unilaterale da parte di ENI.
Ha sottolineato il contributo proficuo delle Organizzazioni Sindacali in questa vertenza, rispondendo così agli attacchi della destra di questi giorni contro CGIL-CISL-UIL.
Una destra che in queste settimane di lavoro intenso politico, istituzionale e sindacale ha mirato essenzialmente alla visibilità, senza portare nessun contributo positivo ad affrontare le questioni aperte e a rafforzare il fronte territoriale a sostegno di una via d’uscita significativa per la collettività livornese.
In conclusione, Alessandro Trotta ha rilevato come non debba essere data ancora per persa la battaglia contro la vendita della Raffineria ad un altro soggetto, per tutte le garanzie che, nonostante l’atteggiamento tenuto in questa vicenda, ENI può riuscire ancora a dare al profilo industriale della propria presenza a Livorno.
Questa battaglia si può giocare veramente fino in fondo solo se si riesce su base nazionale, unendo tutte le realtà che stanno vivendo il disimpegno di ENI dai propri territori, ad imporre un’inversione di marcia nella strategia del colosso economico-finanziario, che punta chiaramente a dismettere il proprio impegno industriale nel nostro paese, come dimostrano drammaticamente i dati sugli investimenti di ENI.
Nel 2007-2008 su un monte investimenti complessivo di 25 miliardi di Euro, il settore raffinazione ha visto destinate risorse per circa 600 milioni di Euro annui.
Livorno, 19 settembre 2009