Dopo tre mesi dalla comunicazione del Sindaco in Consiglio Comunale, tutto tace sul linee di Piano Regolatore Portuale e sulle strategie per il rilancio del Porto.
Quella della revisione integrata degli strumenti urbanistici doveva essere, giustamente, uno degli assi fondamentali della politica dell’Amministrazione Comunale.
Era l’occasione per capire quali idee la maggioranza propone per mettere insieme l’esigenze di crescita del lavoro e di miglioramento della qualità della vita del territorio.
Ma tutto è finito nella palude del “nulla” di questi mesi, in cui si è perso il bandolo delle proposte dell’Amministrazione, a cominciare dall’ormai abortito rimpasto delle deleghe di Giunta.
Eppure il Porto è investito da gravi situazioni di crisi che attendono risposta e per cui ogni giorno perso può costare caro in termini di mancato rilancio produttivo e di perdita di posti di lavoro.
Questo riguarda sia il lavoro portuale (come dimostra la situazione di Unicoop e quella di Sintermar) ma anche le attività industriali.
Tra gli impegni dell’Amministrazione e dell’Autorità Portuale, dopo le occasioni mancate del Piano Operativo Triennale e del Protocollo d’intesa con il Governo, c’era quello di garantire le condizioni per il mantenimento delle riparazioni navali nel nostro Porto.
Dopo l’“omicidio volontario” di Cantiere e la Lips, di cui nessuno ha ancora pagato per le proprie responsabilità, l’economia marittima non si può permettere di dilapidare un altro pezzo di attività industriale, capace di produrre ricchezza e posti di lavoro per il territorio.
Le operazioni speculative della Porta a Mare e la trasformazione residenziale-commerciale-turistica delle aree industriali del Cantiere non devono far perdere ai lavoratori dipendenti ed alle imprese artigiane della città questa opportunità, in un momento di grave crisi economica che non ne concede granché al nostro territorio.
Il tempo delle parole è finito!
Bisogna che il Comune e l’Autorità Portuale si diano finalmente una mossa, senza sprecare invano altro tempo.
Livorno, 02 maggio 2008
Segreteria
Provinciale PRC – Livorno