su Corriere della Sera del 27/05/2008
Sprangate ai giovani dei collettivi studenteschi di sinistra che affiggevano manifesti contro Forza Nuova
ROMA – Scontri all’esterno dell’Università “La Sapienza” di Roma tra militanti di estrema destra e giovani antifascisti. I disordini («una vera e propria aggressione», raccontano i collettivi di sinistra) si sono verificati in via Cesare de Lollis. Alcune persone sono rimaste ferite. Tre di loro sono stati medicati al pronto soccorso del Policlinico Umberto I. «Si tratta di tre codici gialli – fanno sapere dall’ospedale – Uno ha una spalla lussata, altri due hanno ferite alla testa, non profonde. Sembra che abbiano subìto delle sprangate».
LA RICOSTRUZIONE – Alcuni testimoni raccontano che il gruppo di giovani di sinistra stava attacchinando manifesti contro la presenza di Forza Nuova alla Sapienza (mercoledì era previsto un convegno sulle Foibe, poi annullato dal rettore) proprio di fronte ai cancelli dell’Università, quando un’auto con a bordo 4 ragazzi (ma secondo altri le vetture erano 4) si è fermata in mezzo alla strada provocando gli altri giovani. È partita così la rissa. «È stata un’aggressione con cinte, bastoni e coltelli fatta da militanti attivisti di Forza Nuova» denuncia Francesco Raparelli della “Rete per l’autoformazione”. «Ci sono persone in ospedale con ferite da armi da taglio, sono gravissimi. I ragazzi aggrediti – spiega Francesco Brancaccio, studente di Scienze Politiche – stavano attacchinando un manifesto per l’assemlea di mercoledì. Ci sono studenti in ospedale in condizioni gravi, con ferite da arma da taglio, ci sono tanti testimoni». Uno degli studenti aggrediti racconta: «Avevano anche le mazze chiodate. Eravamo una decina, di cui 6 ragazze, e stavamo facendo attacchinaggio. All’improvviso un’auto si è fermata, sono scese 4 persone di circa 30 anni, forse anche di più e ci hanno aggrediti con le mazze chiodate, i bastoni e un coltello. Sono andati avanti per circa 15 minuti, senza che nessuno potesse intervenire. Noi abbiamo cercato di difenderci – conclude il ragazzo – ma sembravano delle bestie». «Questa mattina – spiega Giorgio, del collettivo della Facoltà di Fisica – tutto intorno all’Università sono comparsi decine di manifesti di Forza Nuova: anche noi allora abbiamo iniziato ad attaccare i nostri. Ma in Via Cesare De Lollis sono arrivate 4 auto da cui sono scese una ventina di persone con spranghe e catene: una aveva la maglietta dei Boys (ultrà della Roma, ndr) e un altro una croce celtica tatuata sul polpaccio. Erano quelli di Forza Nuova che difendevano il territorio e non erano studenti, alcuni avranno avuto almeno 30 anni». Secondo i collettivi ci sono stati «diversi feriti, spalle rotte, teste spaccate».
«DIMISSIONI» – Dopo gli scontri, i ragazzi dei collettivi si sono riuniti nella Facoltà di Lettere chiedendo «le dimissioni del preside Guido Pescosolido che – dicono – deve lasciare il suo incarico dopo aver autorizzato il convegno sulle foibe organizzato da Forza Nuova». I ragazzi denunciano che «il preside non ha neanche il coraggio di farsi vedere in facoltà in questo momento, ma noi lo attendiamo, deve dimettersi».
LE REAZIONI – Il sindaco, Gianni Alemanno, ha condannato l’episodio: «Le violenze a Roma sono da condannare senza alcun attenuante. Ci sono in giro degli imbecilli pericolosi che vanno isolati. L’università La Sapienza non può essere luogo di scontro e di violenza politica». «Quelli accaduti oggi in via De Lollis – afferma il pro-rettore dell’ateneo e preside di Medicina I, Luigi Frati – sono fatti di una enorme inciviltà. Uno la può pensare come vuole politicamente, ma non si può aggredire qualcuno solo perché attacca dei manifesti». Molte le reazioni politiche. Paolo Ferrero, del Prc, afferma: «A Roma una cosa è certa: siamo in piena emergenza sicurezza. Il motivo però non è quello avanzato dalle destre come dal Pd ma molto più tragico: l’emergenza è data dalle violenze e dai raid dei fascisti. Lo Stato, il ministro dell’Interno, le forze di polizia e il Comune devono intervenire immediatamente: i fascisti e le loro squadracce devono essere subito isolati». Anche la segreteria nazionale del Pdci «esprime la sua più viva preoccupazione e condanna con forza l’ennesimo atto di stampo fascista avvenuto a Roma alla Sapienza». In un comunicato, la segreteria dei Comunisti italiani sottolinea che «a Roma, dopo la vittoria di Alemanno, fatti del genere si stanno susseguendo quotidianamente ed hanno sempre, come obiettivo, immigrati, gay e giovani di sinistra. Un’escalation inquietante di rigurgiti di violenza fascista». Anche Flavia D’Angeli, portavoce di “Sinistra Critica”, in una nota condanna l’aggressione che si è verificata alla Sapienza e afferma: «Ancora un’aggressione fascista, l’ennesima da quando il governo Berlusconi si è insediato. Stavolta all’Università contro quegli studenti colpevoli di condurre una battaglia politica e che molti vogliono riportare all’ordine. Come si vede gli allarmi che avevamo lanciato contro l’estremismo di destra e fascista, l’unico davvero in circolazione, non erano esagerati». Gianguido Saletnich, portavoce romano di Forza Nuova, il movimento di estrema destra accusato dai collettivi dell’aggressione, non sa «se c’è nostra gente che ha partecipato agli scontri o se è tutto inventato». Però sottolinea che «il clima in questi giorni è volutamente esacerbato da chi ha perso le elezioni. Si paventano rigurgiti neonazisti, approfittando del fatto che a Roma ha vinto Alemanno e che nel Paese ora il Governo è di centrodestra. La verità è un’altra e lo dimostra quanto accaduto al Pigneto dove il vero colpevole è il clima di esasperazione che c’è nel quartiere».