Video di RaiNews
Manifestazione della Federazione della Sinistra a Roma
RaiNews intervista Ferrero e Diliberto
Tiziana Bartimmo *
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio Comunale
Il Gruppo Consiliare PRC-PDCI chiede , anche alla luce delle recenti notizie sulle scuole d’infanzia, quale decisioni si intendano prendere relativamente alla presidenza della 7^ Commissione che a tutt’oggi risulta non assegnata, nonostante le gravi problematiche in atto la cui discussione è di pertinenza di questa commissione.
Il Gruppo presenta inoltre un’interpellanza che chiede possa essere discussa quanto prima.
Livorno 12.05.2012
* p. il Gruppo consigliare PRC – PDCI
di Paul Krugman – Nobel per l’economia 2008 –
Dopo le elezioni che si sono svolte in diversi paesi europei, i tedeschi cercheranno di resistere il più possibile con la lora linea di ultra-austerità. Ma la vittoria di Hollande in Francia segna una svolta: sia l’euro che il progetto europeo hanno maggiori probabilità di sopravvivenza rispetto a qualche anno fa.
I francesi si stanno ribellando. E i greci fanno altrettanto. Era ora. Domenica, sia in Francia che in Grecia si sono tenute delle elezioni che erano in realtà dei referendum sull’attuale strategia economica dell’Europa – e in entrambi i casi gli elettori hanno risposto mostrando un deciso pollice verso. Non è dato sapere quanto tempo occorrerà prima che quei voti possano tradursi di fatto in una svolta nella linea politica, di certo però la strategia improntata alla “ripresa attraverso l’austerità” è ormai agli sgoccioli – ed è un bene che sia così.
Inutile dire che questo non è ciò che i soliti sospetti andavano affermando nel periodo che ha preceduto le elezioni. È stato piuttosto divertente osservare gli apostoli dell’ortodossia che tentavano di ritrarre il cauto, garbato François Hollande come una figura minacciosa. È «alquanto pericoloso», ha affermato The Economist, aggiungendo che [Hollande] «crede davvero nell’esigenza di creare una società più equa». Quelle horreur!
Di sicuro c’è che la vittoria di Hollande segna la fine del “Merkozy”: l’asse franco-tedesco che negli ultimi due anni ha imposto il regime di austerità. Una conseguenza che si potrebbe considerare “pericolosa” se quella strategia stesse dando dei frutti, o avesse quanto meno delle ragionevoli probabilità di darne. Ma non è così. È venuto il momento di guardare altrove. A quanto pare, gli elettori europei sono più saggi della loro élite politica. Leggi tutto “Quei ribelli degli europei”
di Tiziana Bartimmo *
Riflessioni sugli “esodati” e sulla presentazione della mozione presentata da PRC in 3^ Commissione alla luce delle ultime note del Governo.
Ancora una volta il Governo dà dimostrazione di quanto sia lontano dai problemi dei lavoratori, e ormai nemmeno più li tratti solo come numeri, perché non riesce nemmeno più a fare i conti.
La ministra Fornero ha trovato risorse che coprono solo in parte il numero degli “esodati” e ha messo in atto la da noi temuta risoluzione dei 2 tempi, creando discriminazioni inaccettabili fra i lavoratori.
Il gruppo consiliare di Rifondazione Comunista –PDCI ha presentato una mozione discussa il giorno 8 maggio in terza Commissione lavoro, sottoscritta anche da IDV e SEL e votata anche dal PD, proprio per tenere alta l’attenzione su un problema presente anche sul nostro territorio, dai risvolti importanti sia per i numeri che per il carattere dirompente nella vita delle persone.
Anche se il Comune non ha possibilità di entrare nella questione in termini risolutivi, è importante che parta anche dai territori, che da parte loro dovranno sì chiarire le reali dimensioni numeriche,una rivendicazione verso una risoluzione da parte del Governo, che non escluda nessuno.
La vicenda degli “esodati”, che non stanno facendo la traversata biblica, ma stanno vivendo un dramma sociale, ci deve anche far riflettere su tutti gli interventi che il Governo ha fatto sul sistema previdenziale, provvedimenti che hanno cambiato la vita delle persone, specialmente delle donne, e ricordare che sul tema c’è stata l’assenza di un tavolo di confronto col mondo sindacale. Ciò non ha quindi nemmeno permesso di poter esaminare in maniera critica e tecnica, e di poter vedere tutti gli aspetti e le eventuali contraddizioni che la riforma ha provocato. E’ questo che ha fatto sì che lavoratori che in qualche modo avevano fatto accordi, collettivi o individuali, con le aziende per uscire dal lavoro e agganciarsi alle pensioni si sono visti spostare l’obiettivo, rimanendo così senza lavoro e senza pensione.
Bisogna che il governo affronti di nuovo il problema e dimostri una buona volta di capire quali sono le conseguenze del proprio agire sulla pelle delle persone.
* Capogruppo in Consiglio comunale per Prc e Pdci
Lorenzo Cosimi *
Non ci sfugge il senso politico della disputa che si è creata attorno alla questione della Concordia; si è verificata una diversità di impostazione non solo il Sindaco ed il Presidente della Regione, ma tra la proposta di Piano regolatore generale del Porto che punta alla valorizzazione dei Bacini e gli indirizzi di politica economica dell’Amministrazione Comunale che giudicano contraddittoria l’esistenza dei Bacini con le attività di Azimut.
Già il dibattito sulla proposta di Piano regolatore del Porto aveva rischiato mesi or sono di impantanarsi in atteggiamenti di insofferenza verso le prospettive che l’esistenza dei Bacini offrono, piuttosto che nello sforzo di tradurre questa dote in concreta occasione di occupazione .
E’ una discrasia che Livorno non si può permettere; che ancora una volta ha posto delicati problemi di rapporto con la Regione.
Le attività di riparazione noi le vediamo anche a servizio della qualificazione del nostro Porto per il quale non ci rassegniamo alla prospettiva di un suo declino.
Noi non aspiriamo a fare i tifosi dell’una e dell’altra ipotesi,vorremmo che si mettessero sul tavolo le carte; quelle dell’Autorità Portuale che ritiene che i Bacini siano compatibili con le attività di Azimut, i piani industriali conseguenti, e le controindicazioni che esistono.
Noi comprendiamo l’interesse del sindacato di non perdere gli investimenti di Azimut- Benetti, ma il ruolo di governo non si può limitare a questo. Azimut resta ancora una occasione di sviluppo non pienamente colta; con tutto il rispetto per le imprese e per il lavoro che viene da fuori, ma quanta impresa e lavoro livornese si è costruito in questi anni attorno a questa realtà? Governare significa anche questo ruolo di promozione e sollecitazione.
Non è al nuovo centro commerciale che lì sorgerà od agli investimenti immobiliari che affidiamo il futuro della nostra città.
Vogliamo che il confronto esca dalle spire delle tifoserie e si misuri sulle concrete scelte di governo.
Consigliere comunale Prc – Pdci
Segretario Federazione Prc Livorno
Tesseramento 2012
Continuano le feste per il tesseramento nella Federazione di Livorno. Il 13 maggio p.v. sarà la volta di Castellina Marittima con la Festa ed il pranzo al quale parteciperà Bruno Steri della Direzione nazionale.
Ulteriori particolari nel volantino-invito che segue.
(Clicca sull’immagine per ingrandire)