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Care compagne e cari compagni,
la Fiom in questi giorni ha deciso di convocare una grande manifestazione a Roma per il prossimo 16 ottobre. Una grande manifestazione per i diritti, il lavoro, la democrazia, la riconquista del contratto collettivo nazionale di lavoro e contro il padronato. Quello stesso che, in queste settimane, sta rispondendo con i licenziamenti politici e con le intimidazioni (nonché con la sottrazione in alcune grandi fabbriche, a partire dagli stabilimenti Fiat, dei premi di produzione), alle encomiabili prove di forza che i lavoratori hanno saputo produrre, a partire dalla altissima percentuale di “no” al referendum ricatto di Pomigliano.
Questo è il punto: esiste in Italia un fortissimo vento reazionario che soffia contro i lavoratori, ma esistono anche pezzi di società, pezzi significativi di classe operaia che non si piegano, che reagiscono, che tengono alta la testa, e che ci indicano con dignità la strada da seguire.
La nostra organizzazione è dentro il movimento di classe contro il padronato. È, da sempre, a fianco dei lavoratori in lotta. E oggi accoglie la proposta della Fiom e la rilancia, per portare in piazza a Roma centinaia di migliaia di persone. Lavoratori, ma anche migranti, studenti, precari, pensionati, intellettuali. Ciascuno di noi deve dare il suo contributo, che mai come oggi è fondamentale.
Dobbiamo assumere la mobilitazione lanciata dalla Fiom come perno della nostra iniziativa politica. Il 16 ottobre porteremo in piazza le nostre parole d’ordine ed i nostri contenuti, all’interno di una campagna d’autunno che, come Giovani Comuniste/i, vogliamo fare vivere in tutte le città d’Italia e in tutte le realtà locali.
Per questo propongo a tutti i coordinamenti provinciali di lavorare sin d’ora per organizzare pullman e treni speciali per Roma e, in ogni caso, di assicurare la massima partecipazione e mobilitazione possibile di tutte le compagne e di tutti i compagni.
Saluti comunisti,
Simone Oggionni – Portavoce nazionale dei Giovani Comuniste\i
Presido Piazza Grande Livorno 31 maggio 2010
COMUNICATO STAMPA
Agli organi d’informazione
La notizia che giunge dal Mediterraneo orientale, ovvero il brutale e vile attacco israeliano che ha causato oltre una decina di morti ( “16” !?! ) e un centinaio di feriti fra i pacifici naviganti verso il porto di Gaza, ripropone, drammaticamente, la necessità di una effettiva mobilitazione internazionale contro il vero, unico, “stato canaglia” esistente ! Una flottiglia partita per consegnare assieme al necessario aiuto materiale per la popolazione di quello che è il più “grande ghetto” della storia ( Gaza ! ), anche la prova che non tutto il mondo è cinico, vile, indifferente riguardo questa vergognosa riedizione delle peggiori pagine della storia umana, viene assaltata in acque internazionali !
La scelta di colpire una nave battente “bandiera turca” non è casuale !
Israele vuole in fatti intimidire il governo di Ankara il quale dopo la storica affermazione di un partito non subalterno alla frazione oligarchica e affarista dell’establishement militare turco cerca di ricollocare questo paese in funzione di stabilizzazione pacifica dell’intero Vicino Oriente !
Israele si conferma una minaccia per l’intera comunità internazionale tenendo conto anche del fatto che già da anni possiede, grazie alla illegale e irresponsabile collaborazione di paesi occidentali ( Francia, Gr. Bretagna, USA ), dell’armamento atomico !
Alla condanna necessaria devono seguire iniziative politiche adeguate che facciano sentire tutto il peso politico dell’opinione pubblica razionale. In questo quadro i soggetti politici della sinistra devono impegnarsi adeguatamente senza ambiguità e, soprattutto, senza debolezza nei confronti dei cinici “ricatti” storico-morali propri della propaganda estremistico-reazionaria sionista !
Alessandro LEONI ( “responsabile regionale toscano PRC per le questioni internazionali” )
L’aggressione israeliana contro la nave di pacifisti diretta a Gaza rappresenta un atto criminale. Un atto di terrorismo di stato, che non può rimanere senza conseguenze. Chiediamo l’immediata sospensione di ogni trattato di cooperazione economica, commerciale e militare, del nostro paese come dell’Unione Europea, nei confronti di Israele. Si prendano decisioni nette in sede internazionale di condanna e di sanzioni nei confronti di Israele. Si esiga l’immediata revoca del blocco della striscia di Gaza. Basta con la intollerabile politica dei due pesi e delle due misure che ha garantito ad oggi al governo israliano la totale immunità nonostante una politica di guerra e oltranzista che ha reso vano ogni tentativo di accordo negoziale per la soluzione del conflitto israelo-palestinese.
In ogni occasione il governo di Israele non manca di far emergere la propria natura violenta e antidemocratica. Pensiamo che, anche alla luce di questi fatti, la cui gravità è sotto gli occhi di tutti, Israele sia ben lontano dalla definizione che autorevoli esponenti rappresentanti della destra locale hanno dato di recente di questo stato; ci pare tutto eccetto che il più grande esempio di democrazia.
Nell’esprimere il proprio cordoglio per le vittime del brutale massacro, ribadiamo il nostro pieno sostegno e appoggio alle azioni del movimento pacifista e di solidarietà internazionale, come il free gaza movement, che attraverso l’invio di navi aveva l’obiettivo di denunciare al mondo l’immorale e infame assedio a cui è sottoposta la popolazione civile di Gaza.
Si da appuntamento a tutti i pacifisti e a tutti i cittadini sinceramente democratici alle ore 18 in Piazza Grande a Livorno per manifestare contro questi atti criminali.
Niccolò Gherarducci – Coordinatore GC Livorno
Davide Lubrano – Coordinamento GC Livorno
Care Compagne e cari compagni,
quanto sta accadendo in Grecia è incredibilmente grave.
Grave perché in quel paese stiamo toccando con mano la virulenza ed il cinismo con i quali le grandi banche ed i padroni praticano una devastante lotta di classe: hanno fatto speculazioni e profitti giganteschi provocando una crisi senza precedenti, ed oggi, utilizzando quella crisi, portano l’attacco definitivo alle condizioni di vita di milioni di lavoratori, precari, studenti e pensionati.
Grave perché a fronte di tutto ciò la condizione della sinistra a-classista è tale da renderla sostanzialmente muta di fronte a questo massacro sociale e portandola invece a sostenere in modo subalterno la necessità di un rigore economico e di un contenimento della spesa pubblica che si sta scaricando sulle spalle dei soggetti più deboli.
Grave perché la reazione delle forze progressiste, della sinistra e dei sindacati nel resto d’Europa è ancora troppo debole e balbettante, come se non solo non esistesse più un minimo di solidarietà nei confronti dei lavoratori greci così duramente colpiti, ma addirittura non ci si rendesse conto che se certe politiche sfonderanno ad Atene, presto arriveranno anche a Roma, Madrid ecc.
Per queste ragioni è fondamentale assumere il movimento che si sta sviluppando in Grecia come centrale anche nella nostra iniziativa politica.
Per questo il PRC e la Federazione della Sinistra stanno promuovendo anche in Toscana iniziative in tutte le città.
Per questo propongo che dalla Toscana ci facciamo promotori ad ogni livello di una GRANDE MANIFESTAZIONE EUROPEA DI TUTTE LE FORZE POLITICHE SOCIALI E SINDACALI AD ATENE come segnale tangibile non solo di un sostegno alle lotte dei compagni Greci, ma come nuovo inizio di una indispensabile solidarietà di classe senza la quale tutti noi saremo irrimediabilmente condannati alla sconfitta.
Stefano Cristiano – Segretario regionale toscano del PRC
Domani, sabato 8 maggio, alle 17 i comunisti e le comuniste di Livorno si ritroveranno in Piazza Attias davanti al consolato greco di Livorno per manifestare il proprio sostegno e la propria solidarietà al popolo greco, a tutti i lavoratori e le lavoratrici elleniche in lotta.
La cittadinanza è invitata a partecipare.