Solidarietà al movimento NO TAV

La Federazione di Livorno del Partito della Rifondazione Comunista esprime la propria solidarietà agli attivisti del movimento NO TAV arrestati nei giorni scorsi.
Affidiamo il nostro sostegno agli arrestati e al movimento NO TAV e la nostra indignazione rispetto ai fatti alle parole di Paolo Ferrero, Segretario nazionale del PRC, da sempre vicino e a sostegno della lotta in Val di Susa:
“Gli arresti di stamane sono l’ennesimo tentativo di ridurre il movimento NO TAV ad un problema di ordine pubblico al fine di dividerlo e delegittimarlo. È l’ennesimo punto di continuità tra il governo Berlusconi e il governo Monti: non si riconoscono le ragioni di chi protesta, non si tratta, ma si agisce militarmente, si determina un clima di tensione e poi si processa sulla base degli scontri che avvengono. Il 28 giugno e il 3 luglio ho partecipato anch’io alle manifestazioni in Val di Susa, sono stato abbondantemente gasato e voglio affermare ancora una volta che – al contrario di cosa si vuol far credere – il movimento NO TAV non è un problema di ordine pubblico ma una grande esperienza politica in cui una comunità vuole decidere democraticamente sul proprio futuro, così come democraticamente decide le forme e i contenuti delle mobilitazioni. Voglio quindi esprimere la mia solidarietà al Movimento No Tav e l’impegno a proseguire la lotta affinché quello sperpero di danaro pubblico, inutile e dannoso, venga fermato e la Val di Susa non sia più una terra militarizzata. “

Per la segreteria PRC di Livorno
Per Giovani Comunisti di Livorno

Niccolò Gherarducci
Resp. Organizzazione e Comunicazione PRC Livorno
Coordinatore provinciale Giovani Comunisti Livorno

Noi indignati, loro indegni

di Simone Oggionni *

La prima notizia è che a Roma sono scese in piazza 500.000 persone, di cui tantissimi giovani. E’ un numero enorme, che rappresenta la realtà di un Paese che ha da molto superato il livello di sopportazione rispetto al suo governo e – quel che è forse ancora più importante – rispetto alle politiche neoliberiste che oggi sta attuando Berlusconi ma che domani potrebbe mettere in pratica qualsiasi altro governo. Esiste cioè una insofferenza nei confronti di questo sistema, delle sue crisi e delle sue ingiustizie, della sua violenza (che è la vera violenza, non dimentichiamocelo mai, quella che uccide e rende difficile se non impossibile vivere, giorno dopo giorno) che è grande e che va valorizzata in tutta la sua eccezionalità.

Leggi tutto “Noi indignati, loro indegni”