Intervento sulla Campagna Nazionale contro la crisi e contro le politiche del Governo
“In lotta con gli operai”, è con questo slogan che abbiamo aderito alla campagna nazionale promossa dai Giovani Comunisti e dalla FGCI contro le politiche del governo Berlusconi.
In un periodo di crisi come, quello che stiamo attraversando oggi, gli unici provvedimenti del governo in materia economica vanno in direzione soltanto di banche e industriali, ai quali confluiscono aiuti di Stato a pioggia; per studenti e lavoratori, invece, non rimangono invece che sacrifici e licenziamenti! La crisi, al contrario di quanto ci dice Berlusconi, è appena iniziata. Da settembre decine di migliaia di lavoratori hanno finito la cassa integrazione, centinaia di migliaia sono le lavoratrici e i lavoratori già senza lavoro. Nel frattempo, restano invisibili i precari e tutti coloro i quali, con un contratto a tempo determinato, sono rimasti per primi a casa. Quale futuro possiamo avere senza la certezza di un lavoro e di un reddito?!
In questo quadro la situazione livornese è ancora più drammatica, numerose sono le fabbriche in crisi, i cui lavoratori o hanno già perso o rischiano di perdere il posto di lavoro. Da giorni sono in corso i presidi dei lavoratori e lavoratrici dell’Eni, della Delphi, della Giolfo e Calcagno.
Esprimiamo estrema solidarietà a tutti i lavoratori e ne sosteniamo la lotta; chiediamo agli studenti e ai cittadini di partecipare con i lavoratori a queste proteste. Alle istituzioni nazionali e locali chiediamo invece risposte chiare e certe poiché il futuro della città dipende dal futuro di chi lavora.
Agnese Caselli – Coordinatrice provinciale FGCI
Niccolò Gherarducci – Coordinatore provinciale Giovani comuniste/i
ALTERNATIVA REBELDE: CE L’ABBIAMO FATTA!
di Niccolò Gherarducci* e Simone Oggionni**
Si è concluso da pochi giorni il primo campeggio comunista, anticapitalista e femminista, unitario tra i Giovani Comunisti/e e la FGCI, e il desiderio di ricominciare subito è forte.
Una settimana ricca di confronto e discussione sui principali temi della politica italiana e internazionale, dall’economia alla mafia, dalla crisi economica alle nuove forme con cui si manifesta oggi il fascismo, ma soprattutto una settimana di confronto sul percorso che intendiamo intraprendere per dare risposte concrete, nel conflitto sociale, a tutte queste problematiche.
Un percorso che, a nostro avviso, non può che essere unitario.
In tutti gli incontri, a partire dagli attivi (quello dei Giovani Comunisti e quello congiunto con la Fgci), è emersa chiaramente la richiesta di porre rimedio ad una divisione che oggi appare incomprensibile e ingiustificata soprattutto per chi, e sono molti, nel ‘98, aveva pochi anni e nemmeno si ricorda i fatti che portarono a quella scissione; unanime invece è la consapevolezza che così come siamo oggi siamo inadeguati.
PER UN NUOVO ANNO DI LOTTE, AVANTI CON L’UNITA’ STUDENTI-LAVORATORI
La crisi economica provocata dalle politiche neoliberiste che governi e padroni di tutto il mondo hanno portato avanti in questi anni prosegue, i suoi effetti si fanno sempre più evidenti, il governo delle destre taglia i fondi all’istruzione e a tutti i servizi pubblici essenziali, i lavoratori perdono il posto,,, e ancora si cerca di scaricare tutto il costo della crisi su lavoratori e studenti! Ora basta!
Con le lotte dell’anno scorso si sono dimostrate la reale forza e la decisa volontà degli studenti e delle loro rivendicazione per un’istruzione pubblica, gratuita, universale, democratica, di qualità: oggi sono in campo anche i lavoratori di tutta Italia. Solo portando avanti la lotta con l’unità studenti-lavoratori si vince e le esperienze italiane ad europee di questi mesi lo dimostrano!
Basta con il caro –libri testi scolastici in comodato d’uso a tutti gli studenti!
Basta tagli all’istruzione e all’edilizia scolastica!
No agli attacchi alla democrazia scolastica, no alle scuole aziende che vuole istituire il ddl Aprea!
Contro lo smantellamento dell’istituzione tecnica, che deve rimanere a carico dello stesso stato e non delle imprese!
Contro la repressione dei padroni e governi!
SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI PER COSTITUIRE UN FRONTE DI LOTTA COMUNE CONTRO LA CRISI, IL GOVERNO E CONFINDUSTRIA
Presidio:
5 Settembre 2009 al Provveditorato.
Comunicato stampa
Domani mattina, sabato 5 settembre, alle ore 10 saremo davanti al provveditorato agli studi di Livorno (via Vigo) per manifestare il nostro sostegno al mondo della scuola statale ancora una volta minacciato dall’ennesima riforma che distrugge ulteriormente anziché migliorare il sistema.
È del tutto inaccettabile una riforma che provocherà il licenziamento nel prossimo triennio di ben 150.000 lavoratori della scuola, tra docenti e personale amministrativo. Per quest’anno scolastico, 2009/10, i tagli saranno oltre 30.000.
Con la riduzione degli organici si mandano a casa i più giovani, gli attuali precari, che da molti anni contribuisco con la loro professionalità a formare gli alunni. Si devitalizzano i segmenti più dinamici e qualificati del sistema, quale la scuola primaria, il tempo pieno e il tempo prolungato della scuola media.
Facciamo appello a tutti i lavoratori della scuola, agli studenti, ai sindacati, ai collettivi e a tutti i sinceri democratici affinché già da domani parta dalle piazze la protesta e la contestazione nei confronti di provvedimenti che tagliano le gambe ad una scuola già zoppa, impedendo, di fatto, l’usufrutto da parte di tutti del diritto allo studio e alla cultura.
4 settembre 2009
Agnese Caselli – coordinatrice FGCI Livorno
Niccolò Gherarducci – coordinatore Giovani Comunisti Livorno
Giovani Comunisti: intervista a Simone Oggionni
di Simone Oggionni*
1. Partiamo dalla fase politica, dall’evento più caldo: il G8. Spostato all’Aquila per propaganda politica, rischia sempre più di diventare una semplice passerella di leader politici, visto anche le recenti pubblicazioni del Guardian e del resto della stampa estera…
Il vertice del G8 dell’Aquila è lo specchio di un mondo che non c’è più. Il mondo è cambiato totalmente dal primo vertice del 1975; è cambiato a tal punto che concordo con quanti sostengono che sia praticamente impossibile assumere decisioni vincolanti in un consesso dal quale risultano estromessi grandi Paesi e grandi potenze come la Cina, l’India, il Brasile, la stessa Unione Europa in quanto tale. Anche per questo è sempre più illegittimo e, nella misura in cui riesce a funzionare, è dannatamente dannoso, perché le linee guida in politica economica (il trend di privatizzazioni e svendita dei diritti e del patrimonio pubblico) e ambientale vengono anche da qui, dalle scelte dei G8.
Per quanto riguarda il Guardian e la polemica con Berlusconi, come dare torto a chi registra che l’Italia è al 55° posto nella lista dei Paesi meno corrotti, dietro Pakistan, Azerbaigian, Senegal e Sierra Leone? Il nostro è un Paese ormai totalmente privo di credibilità internazionale, guidato da un presidente del Consiglio che concepisce la politica soltanto in questi termini: vantaggio personale, difesa degli interessi dei poteri forti, propaganda.
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