Interpellanza sulle procedure inerenti le attività di gestione e scarico delle acque provenienti dal sito CISAM

 

Clicca per scaricare il doc.

  • Silvio Lami *

 

Al presidente della Provincia di Livorno

Alla Giunta della Provincia di Livorno

Al Presidente del Consiglio Provinciale di Livorno

 

 

 

Livorno, li 21maggio 2013

Oggetto:Interpellanza con richiesta di Conferenza dei Capogruppo in merito alle procedure inerenti le attività di gestione e scarico delle acque provenienti dal sito CISAM di S. Piero a Grado (Pisa).

Per chiedere alla giunta di informare nel prossimo Consiglio Provinciale, sulla volontà proclamata dalle autorità militari di sversare 750.000 litri di acque radioattive contaminate dal reattore nucleare CISAM (Centro interforze studi per le applicazioni militari) di Pisa nel Canale dei Navicelli, raggiungendo così le coste livornesi.

In riferimento al fatto

che sono sempre state rarissime e spesso incerte le informazioni relative al reattore nucleare a Pisa; nascosto nel verde della macchia di San Piero a Grado, nato negli anni ’50 per ricerche sull’uso dell’energia nucleare a fini nautici. Una centrale nucleare con 17 anni di attività spenta nel 1980, sottoposta a segreto di Stato ed esclusa un decennio fa dalla contabilità nucleare dell’Italia. Così come pure non è mai stata fatta piena luce sulle voci di vari presunti incidenti ed è, ad oggi, negato il diritto a conoscere la verità sulla presenza di scorie radioattive, provenienti anche da materiali di altre basi come ad es. alcuni contrappesi all’uranio usato per le eliche di elicotteri bellici provenienti da La Spezia. Leggi tutto “Interpellanza sulle procedure inerenti le attività di gestione e scarico delle acque provenienti dal sito CISAM”

Rifinanziamento cassa integrazione. Approvata all’unanimità la mozione con primi firmatari Sgherri e Marini.

 

  • PRC Gruppo Toscana

 

Sgherri: “grande soddisfazione. E’ un dramma sociale che rischia di scoppiare definitivamente se non affrontato in tempi brevi e certi”.

Firenze, 15 maggio. Grande soddisfazione per l’approvazione unanime, su una questione che, se non affrontata e risolta in tempi rapidi e certi, può rappresentare un vero e proprio dramma sociale ancor più insostenibile, a fronte di una situazione già estremamente difficile per i tanti lavoratori coinvolti. Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale in merito alla mozione (con primi firmatari Sgherri e Marini e sottoscritta dai capigruppo di maggioranza e anche da alcuni consiglieri dell’opposizione) sulla situazione dei cassa integrati nella nostra Regione e che prevede in particolare – fra l’altro l’impegno alla Giunta a “sostenere presso il Governo la ferma richiesta di rifinanziamento della cassa integrazione ordinaria e straordinaria” e snellire le procedure di erogazione; nonché a – per quanto di competenza – ad “attivarsi da subito per individuare gli strumenti necessari a far fronte alla grave situazione in cui si trovano moltissimi cittadini toscani a causa della crisi economica” quindi chiusura di aziende, perdita di posti di lavoro, che conducono spesso a disperazione e che hanno certo contribuito anche a portare ad alcuni gesti estremi. Una situazione pesantissima– prosegue Sgherri – che rischia di diventare ancora più drammatica se il governo non si deciderà (e celermente) a rifinanziare gli ammortizzatori sociali, senza i quali decine di migliaia di lavoratori si troveranno senza alcun reddito in tempi molto ravvicinati. Un impegno e una priorità – conclude Sgherri – che sono per altro già state evidenziate come tali dalla comunicazione tenuta durante questo Consiglio dall’assessore regionale al lavoro. Il precedente esecutivo non è andato in questa direzione, adesso la pressione sul nuovo deve essere massima per dare una risposta – seppur minima – decine di migliaia di famiglie.”
In allegato la mozione approvata.

Scarica e salva il Doc integrale della mozione

Consiglio regionale toscano su carceri e sovraffollamento

 

  • PRC Gruppo Toscana

 

carceri-Fotogramma_258Sgherri:”un dramma sociale inaccettabile che richiede una svolta che dia nuovamente condizioni umane e concretizzi la funzione riabilitativa della pena”.

Firenze, 14 maggio.
La condizione carceraria, il sovraffollamento degli istituti penitenziari (in constante aumento, con cinquemila detenuti in più rispetto al periodo post indulto) rappresentano un vero e proprio dramma sociale che richiede interventi urgenti e strutturali, capaci di rimuovere la cause che conducono sempre di più ad allontanare la carcerazione dalla sua funzione riabilitativa e di reinserimento sociale, per trasformarsi in condizioni disumane che negano la speranza dentro e fuori dal carcere; così come la condanna all’Italia al risarcimento di sette detenuti, a causa della loro condizione carceraria, comminata dall’Europa ha fatto emergere una volta di più.Per questo l’appuntamento di oggi è importante, in una Regione dove – come dimostra la relazione del Garante – l’attenzione sul tema certo non manca, seppur di fronte a dati anche qui pesanti.

Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della sinistra – Verdi in Consiglio Regionale nel dibattito sul sovraffollamento carcerario, oggi in aula.
Una condizione tragicamente confermata – prosegue Sgherri – dai tanti suicidi in carcere, alcuni tanto più inquietanti in quanto avvenuti da parte di chi era vicino alla scarcerazione! Una condizione che è l’assenza di una speranza , mentre tragiche vicende come quella di Stefano Cucchi ci parlano del drammatico tema della sicurezza della vita in carcere. Leggi tutto “Consiglio regionale toscano su carceri e sovraffollamento”

Politica per passione o anche per interesse personale?

 

  • Renzo Belcari *

 

In una intervista del 28 luglio 1981, Berlinguer criticava  “ i partiti, che si erano trasformati in macchine di potere e di clientele ed avevano perso la passione politica, e non perseguivano più il bene comune. “
Come era stato lungimirante !
Troppi politici , non fanno politica per passione, o per degli ideali, ma perché prima o poi si aspettano delle ricompense,  poltrone, posti di lavoro, consulenze varie, inserimenti nelle partecipate e non solo, e varie prebende.
Si confonde il governare per tutti, con il comandare per un partito.
Si confonde il fare politica ( nel senso alto del termine ) , con lo stare nelle istituzioni ed agognare  a delle doppie retribuzioni per questi impegni.
Per fortuna, ci sono ancora migliaia di militanti che magari fanno politica da 30/40 anni ( il popolo delle salcicce, come dissero sprezzantemente Occhetto e D’Alema ) , che non pretendono la buona uscita per essersi impegnati.
Apprendiamo dai giornali, che ASA nel passato era già stata accusata di Azienda / Poltronificio , in una interrogazione comunale a Livorno da Rifondazione Comunista . Leggi tutto “Politica per passione o anche per interesse personale?”

Brancaccio e Rampini sul caso “Reinhart & Rogoff”

 

In una serie di ricerche pubblicate in collaborazione con Carmen Reinhart, l’ex capo economista del Fondo Monetario Internazionale Ken Rogoff aveva sostenuto che nei casi in cui il debito pubblico supera la soglia del 90% del Pil, la crescita media del reddito nazionale risulta più bassa di almeno un punto percentuale rispetto ai casi in cui quel limite non viene superato. Questo risultato è stato più volte citato da vari tecnocrati europei ed esponenti politici tedeschi per giustificare le politiche di austerity. Ma un giovane ricercatore, allievo dell’economista eterodosso Robert Pollin, ha individuato una serie di errori di calcolo in uno degli studi di Reinhart e Rogoff. La scoperta di questi errori ha acceso i riflettori dei media sui contributi di Pollin e del suo allievo, e più in generale sulle numerose analisi che già da tempo avevano segnalato i limiti della tesi secondo cui un alto debito pubblico implica una bassa crescita economica (1). Contestata sul terreno scientifico, la dottrina dell’austerity è dunque destinata a cedere il passo anche in ambito politico? Un’opinione diffusa è che, mentre l’Europa resterà ancorata alla dottrina dell’austerity, gli Stati Uniti in realtà non si sono mai fatti condizionare dai suoi dogmi ed è per questo che sono usciti molto più in fretta dalla crisi. Siamo certi tuttavia che la ripresa americana sia così robusta come sembra e non sia causata da una nuova bolla speculativa? Ne discutono Federico Rampini (Repubblica) ed Emiliano Brancaccio (Università del Sannio). Conduce Maria Rosaria de Medici

(1) Tra le ricerche esistenti, si veda ad esempio un working paper di due economisti italiani: Ugo Panizza e Andrea F. Presbitero, Public debt and economic growth: is there a causal effect?, MoFiR working paper, n° 65, 2012.

Unità, rinnovamento, prospettiva

 

  • Al termine dell’art. riportante il Comunicato stampa del PRC Rosignano, inseriamo le dichiarazioni rilasciate al Tirreno dal Consigliere Giacomo Luppichini e da Mario Baldeschi, coordinatore di Sel per la Bassa Val di Cecina.

 

  • Comunicato stampa PRC Rosignano

 

L’intervista rilasciata da Giacomo Luppichini e pubblicata su Il Tirreno venerdì 3 maggio ha il merito di aprire una doverosa discussione, pubblica, sulla sinistra e sul futuro che questa intende intraprendere. Ciò detto sono doverose alcune precisazioni senza le quali la situazione presa in esame assumerebbe un carattere irreale e irrealistico.
Nessuno in Rifondazione Comunista si è mai imposto quale “padrone” del Partito, anzi, la verità è che ogni decisione, anche la più banale, viene presa all’interno del Comitato Direttivo quale assise preposta. L’organismo è sempre sollecitato e fonte di sollecitazione di discussione nel Partito e mai, in tutta la storia del PRC, questa è venuta meno.
Nella fattispecie il PRC ha discusso lungamente, e sempre tenendo presente le posizioni delle altre forze della sinistra, ed infine ha fatto i passi conseguenti. Nessuno, anche in questo caso, è stato escluso dai luoghi opportuni ed al contrario la sostituzione nel Consiglio Comunale del compagno Franconi, al quale rinnoviamo la nostra stima e il nostro ringraziamento per il contributo dato e per quello che sicuramente non farà mancare al Partito in futuro, diventa un esempio di democrazia e di partecipazione.
Il Comitato Direttivo ha assunto una decisione importante e con senso di responsabilità al termine di un lungo periodo di riflessione e di analisi in cui tutti i compagni e le compagne sono stati partecipi, senza esclusione alcuna.
La questione che Luppichini solleva sull’unità della sinistra è un elemento dirimente a cui non certo Rifondazione vuole sottrarsi ma che al contrario rilancia e con il quale incalza alleati e non. Negli intendimenti del gruppo dirigente del PRC non esiste naturalmente la volontà di indebolire nessun tipo di alleanza, tanto più quella tra le forze che in questi anni si sono distinte, almeno a livello locale, in rigore morale e politico nonché in lungimiranza e lucidità.
Rilanciare l’unità significa rilanciare la proposta politica e allo stesso tempo rinnovare le forme, coniugando pratiche consolidate e innovative, della militanza e della partecipazione. Si tratta anche di ricostruire i gruppi dirigenti dando la possibilità di acquisire esperienze e competenze, un lavoro di largo respiro che deve essere l’incontro tra le nuove generazioni e quelle con maggiore esperienza. Leggi tutto “Unità, rinnovamento, prospettiva”