Collesalvetti: approvato l’O.d.g. sulla vicenda Antonini

 

  • Alberto Benedetti *

 

riccardo-antonini_internaIl Consiglio Comunale di Collesalvetti ha approvato ieri (lunedì 24 giugno, ndr.) all’unanimità, l’o.d.g vertente sulla vergognosa sentenza del tribunale di Lucca che ha sentenziato il NON REINTEGRO SUL LAVORO per Riccardo Antonini.
l’Ordine del Giorno, presentato dal gruppo consiliare PRC-Federazione della Sinistra attraverso il capogruppo Valerio Cignoni, è scaricabile in forma integrale cliccando sul link che segue:

O.d.g. Riccardo Antonini (download)

 

Al fine di ricordare la vicenda che ha colpito Riccardo Antonini riportiamo un link esaustivo scritto all’epoca da Il Fatto:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/11/licenziato-giusta-causa-riccardo-antonini-preannuncia-battaglia/170132/

 

Alberto Benedetti – Responsabile EE.LL. Federazione PRC di Livorno

 

 

 

Circolo di Shangay: incontro con Raul Antonio Capote Fernandelz

 

  • Antonio Parenti *

 

Italia-Cuba.LOCANDINA

 

Il giorno 26 alle ore 20 avrà luogo presso il circolo di Shangay una “apericena” per accogliere il compagno cubano Raul Antonio Capote Fernandelz, agente dei servizi segreti cubano infiltrato nei servizi segreti della C.I.A
IL compagno Raul ci racconterà la sua esperienza come infiltrato, comprese tutte le malefatte che vengono messe in opera dalla C.I.A. per screditare la rivoluzione e destabilizzare lo stesso governo di Cuba.
Il compagno Raul Fernandez si trova in Italia invitato dalla associazione Italia Cuba di Milano e farà una serie di incontri a livello Nazionale fra i quali è compreso Livorno dietro l’invito della sede di Italia Cuba della nostra città Il nostro partito è stato scelto dalla stessa associazione come interlocutore privilegiato per accogliere questo compagno e per la buona riuscita dell’evento.
Cogliamo l’occasione per ringraziare la stessa Associazione per questa scelta, oltre che per la considerazione che ci onora e ci da ulteriore prestigio.

 

Antonio Parenti – Resp. Dip. Cultura PRC Livorno

Teatro Goldoni: occorrono risposte chiare!

 

  • Lorenzo Cosimi

 

Teatro_Goldoni,_LivornoL’aver adombrato la possibile chiusura del teatro Goldoni, rappresenterebbe un ulteriore deterioramento culturale per la  nostra città, non è pensabile una situazione del genere in una città come Livorno dove l’aspetto culturale ha rappresentato non solo la storia ma anche nutrite speranza per il futuro.  La nostra estrema preoccupazione affonda le radici in questa determinata circostanza dove occorrerebbe una chiarezza esemplare  e non  continui tentativi di rimandare o offuscare la realtà. Pertanto è impensabile non porsi alcuni interrogativi, dalla chiarezza del bilancio e la reale situazione finanziaria,  al perché una magnificenza di tale portata sia sotto il profilo architettonico (soffermiamoci un attimo sulla cupola di cristallo) che strutturale versa in queste condizioni a causa di una non oculata programmazione; di conseguenza risulta  essere troppo evidente,  riduttivo e fuorviante il tentativo di additare al costo dei dipendenti una delle possibile cause di tutto. Non possiamo soffermarci sull’aspetto puramente culturale in senso filosofico, dietro’ c è tutto un mondo di lavoratori sia  con contratto a tempo indeterminato che a tempo determinato (facchini, elettricisti, sartoria, macchinisti) che ad oggi non hanno nessuna certezza per il proprio futuro lavorativo, inoltre verrebbe a mancare un ruolo sociale che dentro i teatri si sviluppa, mi riferisco ai laboratori,compresi quelli che svolgono progetti con le disabilità. Ora necessita che tra la dirigenza del Goldoni e le istituzioni in primo luogo l’amministrazione comunale e quella provinciale si apra un dialogo vero e conscio, senza tralasciare il rapporto con la città, dove si mette in atto qualsiasi tentativo per salvare il teatro Goldoni da una possibile chiusura, altrimenti quale città aperta e permeata dal turismo diverrebbe Livorno, dove tutte le sua bellezze artistiche e culturale sono chiuse o sono  in attesa da anni  e anni di restauri mai andati a buon fine. Non possiamo e non dobbiamo  permettere che Livorno non occupi un ruolo di primo piano nel panorama culturale e sociale che innegabilmente gli spetta.

Lorenzo Cosimi – Sgretario PRC Livorno

Rifondazione sulla situazione della TRW di Livorno

 

  • PRC – Segreteria Provinciale di Livorno

 

 

TRW ITALIASono ormai anni che le grandi multinazionali sotto copertura dei processi di globalizzazione liberista, impongono la riduzione dei costi e dei diritti dei lavoratori nel mercato del lavoro, di cui ne vediamo tutte le ricadute negative in termini di tenuta sociale, sfiducia nelle istituzioni ed in particolare nella rappresentanza politica.
In questo scenario del “si salvi chi può”, la multinazionale TRW, non è da meno di tutte le altre aziende di questo calibro, portando di fatto a suo favore il massimo delle opportunità offertegli da questa fase di debolezza e ricattabilità del mondo del lavoro e delle sue rappresentanze.
Infatti, è in atto da tempo nella fabbrica, in seguito alla dichiarazione da parte della Direzione dell’esistenza di 105 esuberi, la messa in atto di un accordo di solidarietà applicato finora a tutti i dipendenti. Oggi veniamo a sapere che i provvedimenti dell’accordo  verranno invece applicati, non a tutti ma solo ad una parte di loro; peraltro  senza che  la stessa azienda ne fornisca una benché minima ragione.
In seguito a ciò non si capisce perché i rappresentanti della RSU, dei sindacati e della Direzione dello stabilimento non vogliano rendere noto il contenuto dell’accordo fatto (così sembra) il 19 dicembre del 2012, come richiesto da molti dei lavoratori, alcuni dei quali, tra l’altro,  non ricordano affatto che si sia svolta un’assemblea dei dipendenti che ne avesse richiesto l’approvazione, (come del resto è avvenuto nello stabilimento della TRW a Gardone,  dove i lavoratori hanno preteso – ottenendolo – il ricorso allo strumento del  referendum). Leggi tutto “Rifondazione sulla situazione della TRW di Livorno”

Cecina, scuole Collodi: giardino e parcheggio? ..No grazie !

 

  • Renzo Belcari *

 

colllodiIl giardino della scuola Collodi di Marina di Cecina dovrebbe essere esclusivamente adibito allo svago e la risocializzazione dei bambini nella totale sicurezza ambientale.
Se il prezzo per parcheggiare è di un euro per sera, e l’incasso del periodo è di circa 10.000 euro, vuol dire che in quello spazio ci parcheggiano, nel periodo considerato 10.000 auto.
Alla fine della stagione, se il terreno non drena più, come afferma uno studio di un geologo contattato dai genitori, vuol dire che tutti i residui, che lasciano le auto, olio, polvere dei freni, la gomma rilasciata dalle ruote , ecc, rimane sul terreno superficiale, pronta ad entrare nei polmoni dei bambini, quando c’è un vento forte.
Come Rifondazione Comunista, pensiamo anche , che il Sindaco e la Giunta, dovrebbero far fare una ricerca di aggiornamento dal CNR di Pisa, sull’inquinamento elettromagnetico, che può causare un traliccio pieno di ripetitori, come quello che è praticamente attaccato alla scuola stessa.
Sappiamo tutti che l’età dello sviluppo è la più a rischio, se esposta ad inquinamento ambientale.
Possibile , che non ci siano altri posti dove collocare quella fonte di inquinamento.
Bisogna fare di tutto, perché la salute delle nuove generazioni è troppo importante, per metterla a rischio e monetizzarla.

Partito Rifondazione Comunista
Circolo di Cecina

Renzo Belcari – Segretario Circolo PRC Cecina

Stop all’inceneritore di Ospedaletto

 

  • PRC Gruppo Toscana

 

ospedaletto incenSgherri:”un caso emblematico di come la funzionalità degli inceneritori sia incompatibile con l’aumento della raccolta differenziata.”

Firenze, 28 maggio. Un caso emblematico che, se chiama ad azioni mirate nello specifico, rende più in generale evidente come il funzionamento degli impianti di incenerimento sia sostanzialmente incompatibile con l’aumento della raccolta differenziata dei rifiuti. Se infatti – a quanto risulterebbe – è bastato un ancorché modesto incremento della raccolta differenziata e quindi riduzione della frazione organica umida conferita all’impianto di Ospedaletto (e quindi all’aumento del potere calorifico dei rifiuti inceneriti) per portare allo sforamento – a quanto risulterebbe – dei tetti di legge dei valori di emissioni di sostanze inquinanti e alla conseguente chiusura della linea due del medesimo è necessario porsi la domanda su quali garanzie vi possano essere che l’annunciato obbiettivo del raggiungimento futuro del 65% di raccolta differenziata a livello regionale non porti via via nel tempo ad altri casi come questo. Sulla questione che pone l’evento occorso all’impianto pisano di Ospedaletto ho presentato un interrogazione alla Giunta. Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale. La riflessione di fondo – prosegue Sgherri – è che l’evento conferma una volta di più come la strada da seguire sia quella che all’aumento della raccolta differenziata (e aggiungo del riciclo e riuso dei rifiuti) faccia nel contempo abbandonare quella del ricorso all’incenerimento, che risulta oltre che inutile, impattante sulla salute e ambiente e costosa, evidentemente anche poco praticabile. Una situazione – solo per rimanere all’esempio in questione – che pare invece non essere in quanto – a quanto consta – sarebbe stato avviato a livello dei comuni dell’area un “piano strutturale d’area” che prevede la ristrutturazione dell’impianto: di fronte alla chiusura della linea due che è solo l’ultimo di una serie di stop e criticità che lo hanno riguardato  non è forse più opportuno – a tutela precauzionale di salute ambiente ecc – andare invece nella direzione della chiusura definitiva ?

Monica Sgherri – Capogruppo FDS-VERDI Consiglio Regionale Toscana

(Scarica il Pdf. Int Ospedaletto)