di Stefano Cristiano, assessore al Comune di Pistoia
Un paio di giorni fa mi è arrivato a casa un bollettino… panico! Apro la busta con circospetta preoccupazione e… sorpresa non vedo numeri. Anzi al posto della cifra ci sono degli allegri asterischi… e’ la comunicazione che per quest’anno NON DOVRO’ PAGARE L’ICI!!!
Evviva, verrebbe da dire, risparmieremo 200€ l’anno! La mia famiglia potrà permettersi due pieni di gasolio in più, o addirittura due paia di scarpine NUOVE alle bambine. Quel pusillanime di Prodi aveva cancellato l’ICI, pensate un po’, solo ai possessori di redditi più bassi. Una roba da vecchio stalinista incallito. Ma Berlusconi ci libera tutti da questo iniquo balzello. Da oggi molti italiani potranno guardare al proprio futuro con rinnovata fiducia. E’ vero, i soliti disfattisti di sinistra continueranno a dire che l’inflazione reale sui beni di prima necessità aumenta ogni anno del 12-13%, strappando brandelli di carne dalle famiglie più fragili; ribadiranno stancamente che i nostri salari sono i più bassi d’Europa mentre i livelli di precarietà sono fra i più alti! Ma che importa, da oggi l’assessore di Pistoia, o il commercialista di Milano, non pagheranno più l’ICI sulla prima casa, e chi la casa non ce l’ha è bene che si attrezzi in fretta. Non solo! Il “Cavaliere” promette a noi amministratori locali, spreconi e scalda sedie, che quel taglio non avrà conseguenze per le risorse locali. Meraviglioso! Se non è il socialismo, poco ci manca! Tutto bene dunque? Neanche per sogno. Pensate che quei mafiosi e perdigiorno di siciliani non capiscono che, per finanziare questa operazione “progressiva”, bisogna tagliare gli “sprechi”. Ebbene quegli egoisti non si accontentano di veder realizzato il Ponte sullo Stretto di Messina, che permetterà di risparmiare qualche minuto di percorrenza alla modica cifra di 6 miliardi di €, ma pretendono, guarda un po’, di avere strade provinciali e trasporti locali più agevoli per chi lavora, studia o fa il pendolare. Veramente incredibile!
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