Raccolta firme a favore della PATRIMONIALE

Continua la raccolta firme, dopo la raccolta del referendum (Porcellum), a cui noi come FDS, non abbiamo aderito a livello nazionale, ci mobilitiamo per la PATRIMONIALE, nei quartieri popolari come, Shangay e oggi alla rotonda abbiamo già raggiunto circa 700 firme, un lavoro serio portato avanti da attivisti del partito.

PETIZIONE POPOLARE
INDIGNATI A FAVORE DELLA PATRIMONIALE

Noi sottoscritti cittadini e cittadine italiani siamo indignati Il governo, con la scusa della crisi economica e della speculazione, vuole demolire lo stato sociale, i diritti dei lavoratori, la democrazia nel paese. Il tutto per difendere privilegi e grandi ricchezze Noi vogliamo difendere i diritti dei lavoratori e lo stato sociale, redistribuire la ricchezza creare nuova occupazione nella difesa dell’ambiente

Proponiamo una politica economica rovesciata, a partire da Tassa sui grandi patrimoni al di sopra del milione di euro Lotta all’evasione fiscale, anche con una sovra-tassa sui capitali che hanno usato lo scudo fiscale Dimezzare gli stipendi delle caste e mettere un tetto agli stipendi dei manager Dimezzare le spese militari. Basta con la guerra in Afghanistan e in Libia Le aziende che delocalizzano devono restituire i finanziamenti pubblici Blocco delle grandi opere inutili e dannose per l’ambiente come la TAV Torino-Lione il Ponte sullo Stretto e uso di quelle risorse per un grande piano di risparmio energetico sviluppo delle fonti rinnovabili, riassetto del territorio

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Raccolta firme a favore della Patrimoniale

Sabato 24 settembre 2011
Ecco in breve, una mattina di lavoro, degli attivisti p.r.c. Livorno
Zona mercato centrale Livorno, i compagni dei circoli, Centro e S. Jacopo, di Rifondazione Comunista, hanno raccolto 200 firme, a favore della PATRIMONIALE, non avevamo braccia, la gente si accalca per firmare, molti si fermano e voglio interloquire, si parla del governo e le leggi che sono e stanno approvando, la popolazione vuole sfogarsi, chiede sempre L’unità della sinistra, ma per protagonismo di molte realtà non permette l’unità, occorre un po’ di umiltà.

Presidio in prefettura di Livorno organizzato dalla CGIL

In sostegno alla lotta sindacale scende in campo l’opposizione, oggi alle diciassette, davanti alla prefettura di Livorno protesta contro la manovra del Governo.
Rifondazione Comunista, Sinistra Critica, SEL con i loro simboli presiadiano la prefettura, Rifondazione, (Federazione della Sinistra) continua la raccolta delle firme a favore della patrimoniale.

Indignati a favore della Patrimoniale

Alla fine della manifestazione dove hanno partecipato circa 10,000 lavoratori, e stato messo un banchetto con la raccolta delle firme sulla patrimoniale, ottima risposta dei partecipanti che si sono trovati a fare la fila.
PETIZIONE POPOLARE INDIGNATI A FAVORE DELLA PATRIMONIALE

Noi sottoscritti cittadini e cittadine italiani siamo indignati. Il governo, con la scusa della crisi economica e della speculazione, vuole demolire lo stato sociale, i diritti dei lavoratori, la democrazia nel paese. Il tutto per difendere privilegi e grandi ricchezze Noi vogliamo difendere i diritti dei lavoratori e lo stato sociale, redistribuire la ricchezza creare nuova occupazione nella difesa dell’ambiente
Proponiamo una politica economica rovesciata, a partire da, Tassa sui grandi patrimoni al di sopra del milione di euro Lotta all’evasione fiscale, anche con una sovratassa sui capitali che hanno usato lo scudo fiscale Dimezzare gli stipendi delle caste e mettere un tetto agli stipendi dei manager. Dimezzare le spese militari. Basta con la guerra in Afghanistan e in Libia Le aziende che delocalizzano devono restituire i finanziamenti pubblici Blocco delle grandi opere inutili e dannose per l’ambiente come la TAV Torino-Lione il Ponte sullo Stretto e uso di quelle risorse per un grande piano di risparmio energetico sviluppo delle fonti rinnovabili, riassetto del territorio

Saremo ancora nelle piazze a raccogliere le firme.

In memoria di Edda Fagni

Autore: Alessandra Mancini Titolo: Edda Fagni l’innovazione pedagogica. Editore: Edizioni del Boccale

Anno di pubblicazione: 2010: Luogo di pubblicazione: Livorno, Numero pagine: 111

Introduzione di: Antonio Santoni Rugiu

La costante azione pedagogica di Edda Fagni contro le discriminazioni sociali, l’integrazione di quei bambini, e delle loro famiglie, che nella mentalità comune erano considerati marginali negli anni ’60-’70, nonostante l’epoca di rivoluzioni storico, culturali, legislative.

Una didattica scolastica incentrata sulle risorse degli alunni, sulle loro capacità fantastiche, creative, sulla possibilità di tentare, provare, inventare soluzioni (“problem solving” è il termine tecnico). Senza dubbio Edda Fagni è stata un’anticipatrice dei tempi: adesso le sue pratiche sono di uso comune. Lei le elaborò ispirandosi a grandi pensatori e, tra tutti, Gianni Rodari è quello a cui ho preferito confrontarla.

Aspirava ad una qualità più alta dell’istruzione e dei servizi socio-educativi, entrambi più adeguati ai ragazzi diversamente abili, e contemporaneamente ad una maggiore qualificazione delle diverse tipologie professionali impegnate in tali contesti, incentivando un contributo alla formazione ed all’occupazione lavorativa.

Come Assessore all’Istruzione del Comune di Livorno cercò di migliorare varie tipologie di servizi, analizzandole sotto varie sfaccettature e conducendoli ad un progresso in cui il rapporto qualità/costi fosse finalizzato alla realizzazione dei più alti principi pedagogici: ogni percorso si risolse in un successo, non senza le dovute difficoltà, trattandosi di sperimentazioni.

Le sue scelte politiche furono sempre finalizzate a questi obiettivi e si concretizzarono nell’iscrizione al Pci ed a Rifondazione Comunista. Con i “compagni” presentò svariati disegni di legge (Consiglio Comunale, Consiglio Regionale, Camera dei Deputati, Senato), ma non solo con loro: credente e laica allo stesso tempo, seppe collaborare in maniera eccelsa anche con i colleghi di altre forze politiche.

Questo libro è il sunto di una ricerca tesa ad evidenziare i suoi interventi nei dibattiti ma anche i suoi pensieri negli appunti personali. Leggendolo appare chiara la sua capacità di confrontarsi e criticare, anche se stessa, senza alcun timore di esprimere la propria opinione.

La Prefazione è del Prof. Antonio Santoni Rugiu (ex-magistero di Firenze, ambito storico-pedagogico), con il quale collaborò per la stesura dell’opera “Giorni di scuola” e del libro “Insegnamento come animazione”. L’applicazione dei concetti espressi in quest’ultimo vengono spiegati in appendice da Mauro Pardini (psico-pedagogista noto agli insegnanti e all’utenza scolastica).