Liberismo e Patriarcato:

Livorno,  Al Circolo Sorgenti PRC, Dibattito:

Le lavoratrici pagano il prezzo più alto.

Ringrazio tutti e tutte per la partecipazione a questa serata, comincia cosi l’interventi di Viaviana Coppini, continua, passando cosi subito all’argomento dell’incontro che appunto e rivolto ai riflessi del Liberismo e del Patriarcato, sulle condizioni delle donne, in particolare, delle donne lavoratrici.

Già nel titolo, che io condivido pienamente, possiamo trovare gli elementi principali del tema, vale la dire che le donne, rispetto all’attuale società fondata su questi due sistemi,che sono due facce diverse del capitalismo, pagano un prezzo altissimo e che, indiscutibilmente, è la soluzione in una alternativa di sinistra.

Di questa tematica, sicuramente tra le più attuali e impellenti, anche il nostro partito ha sentito la necessità non solo di dedicare spazio in diversi capitoli nel documento del VIII° Congresso nazionale, recentemente conclusosi, ma di farne punto del programma di lavoro dei compagni negli anni avvenire.

A riprova, vorrei rivolgervi un passo: Nessuna alternativa di società è possibile senza l’assunzione del punto di vista di genere. Se non si combattono insieme, mercato e precariato, non sie all’altezza della costruzione di un blocco storico, per l’uscita del capitalismo. Senza l’assunzione del punto di vista della differenza di genere e della sessuazione dei soggetti , non si riesce a coniugare, uguaglianza e libertà, e, drammaticamente, se ne riproponeva scissione, causa profonda della sconfitta del movimento operaio novecentesco. Per tali ragioni il femminismo e tema di fondamento della Rifondazione Comunista.

È indiscutibile che liberismo e patriarcato siano da sempre tra i maggiori nemici, ma non i soli, delle donne lavoratrici.

Contro il patriarcato, che storicamente ha trovato il proprio rafforzamento nel’età dell’alto medioevo con l’introduzione del diritto bizantino, generazioni di donne hanno lottato per la restituire al proprio genere il riconoscimento di una giusta collocazione nella società, ma nonostante l’impegno intellettuale di grandi figure femminili ed coraggio di tante semplici donne che quotidianamente si sono ribellate al gioco dell’ideologia maschile, un po’ di stradada e stata fatta ma ancora e percorrere.

Il liberismo, di più recente nascita, ha trovato nelle politiche Berlusconiane il terreno più fertile possibile. Esso è un nemico ancora più infido perché, nonostante venga presentato come una dottrina economica in realtà è una teoria anche politica e filosofica che vede lr donne mercificate e ricondotte al loro originario ruolo o di oggetto di piacere privo di autodeterminazione o di figura secondaria asservita del mercato.

Questo terzo millennio riserva, particolarmente a noi donne, ancora troppo spesso, i lavori di cura, i lavori precarie atipici, i lavori sottopagati mentre i colleghi maschi occupano a piene mani, a volte con dubbie capacità, consigli di amministrazione, presidenze, vertici di organizzazioni e in generale, qualsiasi luogo di comando.

L’attuale crisi economica, i cui contorni sarebbero tutti da verificare, rappresenta in questo scenario la classica ciliegina sulla torta. Oggi sacrosanto diritto, in particolare quello delle donne lavoratrici, e messo in discussione in nome dell’emergenza e traghettato verso il suo annullamento o il suo sostanziale stravolgimento.

Hanno partecipato: Viviana Coppini, Segretaria del circolo di Colline di Rifondazione Comunista, Giovanna Cappelli componente del comitato politico Nazionale, Rossana Fatighenti, Direttivo Regionale CGIL – rete 28 Aprile

Assemblea pubblica organizzata da Vertenza Livorno

Il Cittadino non sta a guardare. Lo si evince dalla sala affollata di persone della Circ. 4, dove ieri sera si è tenuta l’assemblea pubblica organizzata dal Comitato Vertenza Livorno.

L’argomento è ormai conosciuto e riguarda gli episodi accaduti in quest’ultimo periodo di tempo al largo delle coste toscane e Livornesi in particolare.

Riportiamo la cronaca degli interventi più significativi iniziando con quello di Andrea Grillo che ricorda i dubbi e le domande che si sono generate in questo lasso di tempo. Il ritardo (se cosi vogliamo chiamarlo!) dell’Amministrazione nell’informare la Cittadinanza è emblematico e Grillo sottolinea ancora una volta la situazione ambientale devastante che si è venuta a creare nel Nostro mare, non mancando di puntare il dito sul fatto che potrebbe rivelarsi ancora più disastrosa visto le testimonianze recenti che si sono avute dagli stessi pescatori della Zona.

E’ il turno di Vincenzo Baggiani, al quale spetta l’onere di illustrare la mappa del nostro mare, chiedendosi e chiedendo cosa facesse una nave con un carico cosi pericoloso, seguendo quella rotta con un mare forza 10!?

Sono in molti a riflettere su questo particolare, mare forza 10 ed OLTRE, forte vento di libeccio che alzava le onde oltre gli otto, undici metri!

Maurizio Zicanu, riprende la stessa traccia ricordando che “da quelle parti” verrà istallata una nave gasiera per l’attuazione definitiva dell’ormai famigerato offshore Olt. Quali sono i rischi reali? Se non ce lo chiediamo ora, quando?? E’ d’obbligo ricordare che sarà la prima nave al mondo costruita appositamente per contenere gas compresso 600 volte in enorme quantità, che non sarà una piattaforma “fissa” ma una nave e come tale MOBILE, soggetta alle naturali sollecitazioni. Come e in che condizioni, con quali dinamiche tutto ciò avverrà, non è mai stato reso pubblico. Nessun tipo di spiegazione (che Olt sembra aver dato a “qualcuno”) è stata fornita alla Cittadinanza.

Livorno le Zone limitrofe hanno il diritto di mostrarsi preoccupate, di sollevare dubbi e chiedere garanzie che mancano da sempre! Ci siamo forse dimenticati che da quelle rotte passano oltre 7000 navi all’anno? Se a questo si aggiunge quanto abbiamo espresso sopra, possiamo capire quanto sia ancora lungo e da porre in serio dubbio la stessa realizzazione dell’Offshore. (Per ulteriori verifiche rimandiamo al sito http://www.offshorenograzie.it). Alcuni Cittadini hanno espresso dubbi e perplessità sulla tenuta stessa dei bidoni che contengono il materiale tossico, e questo è un altro elemento che invita a stringere i tempi anche a livello di risposta politica. Leggi tutto “Assemblea pubblica organizzata da Vertenza Livorno”

Il mare mediterraneo non è una discarica!

 



Tutte le sigle degli aderenti:

Partito della Rifondazione Comunista Circoli Centro, Rosignano, Salviano e S. Jacopo, Sinistra critica, Sinistra Ecologia e Libertà, Unione Inquilini, Cittadini ecologisti – Movimenti civici – Unione Sindacale di Base, Unicobas, Cobas, Vertenza – Livorno, Comitato No al Rigassificatore offshore, Rifiuti Zero, Rifondazione Comunista Federazioni di Livorno, Pisa, Piombino – Elba, Arezzo, Partito Comunista dei Lavoratori, Gruppo Regione Federazione della Sinistra – Verdi, Rifondazione Comunista Toscana, www.sequenze.webnode.it, LEGAMBIENTE Arcipelago Toscano, La lista civica Città Diversa, Movimento Popolare di Liberazione, www.messaggeridelmare.it Verdi Ambiente e Società, Italia dei valori, Forum ambientalista nazionale, Brigate di solidarietà attiva Toscana, Movimento Cinque Stelle, pagina facebook Lo sai Livorno, La Rete dei Comunisti di Pisa, AS.I.A/USB Grosseto, Federazione Verdi Rosignano, WWF Livorno, Italia Nostra Livorno e di Firenze, Le liste civiche Insieme per Cambiare di Montescudaio e Riparbella, Partito dei CARC – Cecina, occupanti dell’ex Caserma del Fante Livorno, Associazione nazionale Fairwatch, Collettivo Anarchico Libertario, Comitato Difesa Ambiente Livorno, Federazione Anarchica Livornese, Greenpaece Italia, Partito dei Comunisti Italiani, A Sud Italia, Gruppo Ravenna Viva, Comitato per la salvaguardia del Golfo di Trieste, Associazione nazionale Verdi Ambiente Società, Potini Olivicoltori Toscani Genuini, Legambiente nazionale, NO TAV Isontino (Friuli Venezia Giulia), Rifondazione Comunista Nazionale, ww.decrescitapisa.altervista.org/, OTHEREARTH (forum energia ricerca), Medicina Democratica Nazionale, Associazione Energiafelice, L’Ulivo, associazione per l’ambiente – Calci, GASP (Gruppo di Acquisto Solidale di Pisa), Italia Nostra di Massa, Montignoso e dell’Elba Giglio, Italia Nostra Toscana, Laboratorio politico-culturale Alternativa.